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Carenza personale/1. Fraccaro a Provenza (M5S): “Pronti a superare il tetto di spesa anche nelle Regioni in piano di rientro”


"Tale vincolo ha perso nel tempo qualsiasi attualità e significato: esso, anzi, ha finito per produrre, nel lungo periodo, effetti distorsivi della spesa stessa - dato che molte Aziende, per aggirare i vincoli assunzionali, hanno fatto ricorso ad esternalizzazioni – mettendo a rischio anche la qualità dei servizi sanitari". Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha risposto in Aula alla Camera all'interrogazione di Provenza (M5S).

20 MAR - "E’ arrivato il momento di dire, con estrema franchezza, che il vincolo di spesa per il personale sanitario ha perso nel tempo qualsiasi attualità e significato: esso, anzi, ha finito per produrre, nel lungo periodo, effetti distorsivi della spesa stessa - dato che molte Aziende, per aggirare i vincoli assunzionali, hanno fatto ricorso ad esternalizzazioni – mettendo a rischio anche la qualità dei servizi sanitari. Si sta tenendo un’interlocuzione tra i Ministeri competenti e le Regioni per condividere un’ipotesi normativa, da adottare in tempi rapidi, volta ad allentare ragionevolmente i vincoli di spesa per l’anno 2019 e ad incrementare il livello di spesa massimo per l’anno 2020 anche per le Regioni in piano di rientro, per le quali dev’essere espressamente attribuita valenza prioritaria alle assunzioni indispensabili per l’implementazione dei presidi sanitari pubblici programmati".
 
Lo ha annunciato oggi in Aula alla Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro rispondendo al question time sul tema presentato da Nicola Provenza (M5S). che ha chiesto "quali siano le proposte che il Governo intende rappresentare, nella annunciata interlocuzione con la Ragioneria, al fine di sbloccare le assunzioni in sanità, assicurando che le regioni in piano di rientro non siano ulteriormente penalizzate".
 
Questa la risposta integrale di Fraccaro:
 
"Si risponde sempre con gli elementi forniti dal Ministro della salute.  Con questa interrogazione viene richiamata l’attenzione sulla condizione dei professionisti del Servizio Sanitario Nazionale, che in questi anni si sono trovati a lavorare in un contesto sempre più difficile, caratterizzato da vincoli per le assunzioni, dal blocco dei rinnovi contrattuali e da altre reiterate misure di contenimento della spesa pubblica. 
In tale contesto, la maggior parte delle regioni ha segnalato la carenza di diversi professionisti, con la conseguente difficoltà di assicurare la programmazione dei turni di lavoro secondo standard minimi.

E’ vero che, negli anni, sono stati fatti tentativi per favorire nuove assunzioni e, nello stesso tempo, per risolvere il problema del precariato. 
Tuttavia, nessun tentativo ha sortito effetti significativi, sia per la ristrettezza delle risorse economiche, che a causa del perdurante limite di spesa del personale degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, che tuttora impedisce ogni seria azione nella direzione di un effettivo ed adeguato turn over del personale.

E’ arrivato allora il momento di dire, con estrema franchezza, che tale vincolo ha perso nel tempo qualsiasi attualità e significato: esso, anzi, ha finito per produrre, nel lungo periodo, effetti distorsivi della spesa stessa - dato che molte Aziende, per aggirare i vincoli assunzionali, hanno fatto ricorso ad esternalizzazioni – mettendo a rischio anche la qualità dei servizi sanitari. 
Peraltro, le stesse Regioni, oltre che le organizzazioni di categoria, hanno reiteratamente richiesto una modifica di tale parametro di spesa, al fine di poter assicurare ovunque i Livelli Essenziali di Assistenza.

Nella piena consapevolezza di ciò, il Ministro della salute rivendica, con forza, l’iniziativa appena intrapresa, che è rivolta a rivedere questo vincolo, adottando, se del caso, misure progressive o comunque tali da non penalizzare le Regioni in piano di rientro - le quali, anzi, più delle altre, avrebbero bisogno di investire innanzitutto nelle risorse umane, fermi restando i limiti dei rispettivi piani di rientro.

Tanto premesso, si conclude confermando che si sta tenendo un’interlocuzione tra i Ministeri competenti e le Regioni per condividere un’ipotesi normativa, da adottare in tempi rapidi, volta ad allentare ragionevolmente i vincoli di spesa per l’anno 2019 e ad incrementare il livello di spesa massimo per l’anno 2020 anche per le Regioni in piano di rientro, per le quali dev’essere espressamente attribuita valenza prioritaria alle assunzioni indispensabili per l’implementazione dei presidi sanitari pubblici programmati".
 
L'esponente Cinque Stelle si è detto soddisfatto della risposta sottolineando a sua volta cpome la finalità dlele iniziative descritte dal Governo devono avere "una finalità che è quella di evitare che i professionisti, che operano nel campo della salute, possano continuare ad avere difficoltà e, soprattutto, ai quali non è concessa una programmazione di lavoro secondo gli standard minimi necessari a garantire i livelli essenziali di assistenza".

20 marzo 2019
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