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Vaccini. Dati confermano aumento coperture: 13 Regioni superano la soglia del 95% per l’esavalente. In salita anche l’anti morbillo. Bolzano maglia nera, Lazio al top


Pubblicato dal ministero della Salute l’ultimo aggiornamento al 30 giugno 2018. Per la coorte di nascita 2015 il vaccino esavalente ha raggiunto in media la soglia del 95% (nello specifico sono 13 regioni sopra il target) mentre per morbillo, parotite e rosolia siamo al 94%. Crescono le coperture anche per le coorti del 2014 e per quelle del 2010. La Pa di Bolzano maglia nera mentre il Lazio è la regione con la copertura più elevata. I DATI

11 MAR - In aumento anche nei primi sei mesi del 2018 le coperture vaccinali dei bambini in Italia che segnalano un ulteriore progresso rispetto ai dati al 31 dicembre 2017. Insomma, la legge sull'obbligo funziona. In diversi casi è stata infatti raggiunta e superata la soglia minima raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità pari al 95%. È quanto risulta da una rilevazione di medio termine effettuata appositamente per valutare l’impatto della Legge sulle vaccinazioni obbligatorie nelle coorti di bambini nati negli anni 2015, 2014 e 2010. Da rilevare come i dati non riportano la coorte di nascita 2016 ma quella della coorte 2015 (24 mesi + 6). Per un aggiornamento completo si dovrà dunque attendere ancora.
 
I dati nazionali
In particolare, la copertura nazionale relativa ai bimbi nati nel 2015 nei confronti della polio supera il 95% (95,46%), guadagnando un +0,85% rispetto alla rilevazione al 31 dicembre 2017; superano la soglia del 95% anche le coperture registrate in 13 regioni (Molise e Campania non hanno pubblicato i dati ndr.). Il dato sulla polio è utilizzato per misurare anche la copertura della vaccinazione esavalente (polio, difterite, tetano, pertosse, Hib, epatite B).
 
L’aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 94,15%, con un +2,30%; sei le regioni che superano il 95% e altre tre vi si avvicinano.
 
In aumento anche le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica (90,90% al 31 dicembre 2017 vs 91,98% al 30 giugno 2018) e anti-meningococcica C (82,64% vs 87,77%).
 
Il trend generale positivo è confermato anche dalle coperture vaccinali nazionali dei bambini nati nel 2014: la copertura vaccinale anti-polio passa dal 95,05% registrato al 31 dicembre 2017 al 95,81% (+0,76%) osservato al 30 giugno 2018; l’aumento è ancora più marcato nel caso del morbillo, che cresce dell’1,97%, passando da 92,38% a 94,35%. Anche le altre vaccinazioni obbligatorie superano il 95%.
 
Riguardo alle vaccinazioni in età pre-scolare, generalmente somministrate a 5-6 anni (relative ai bambini nati nell’anno 2010), si registra un +3,63% per la quarta dose di anti-polio (88,69% al 31 dicembre 2017 contro il 92,32% al 30 giugno 2018) e un +4,35% per la seconda dose (ciclo completo) di anti-morbillo (85,74% vs 90,09%).
 
Differenze tra le regioni
Anche al 30 giugno 2018 si sono registrate differenze tra le regioni, anche se meno evidenti che in precedenza, almeno per le vaccinazioni obbligatorie. Solo per fare alcuni esempi:
 
- la copertura nella coorte 2015 contro la polio è inferiore al 90% solo nella P.A. di Bolzano (89,36% al 30 giugno 2018 vs 85,87% al 31 dicembre 2017), mentre nelle altre regioni si va dal 92,40% della Sicilia al 98,37% del Lazio, con 13 regioni che superano la soglia del 95%, e solo tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Sicilia e P.A. di Bolzano) sotto il 93%;
 
- la copertura vaccinale per morbillo nella medesima coorte è inferiore al 90% solo nella P.A. di Bolzano (82,18% al 30 giugno 2018 vs 71,86 al 31 dicembre 2017), mentre nelle altre si va dal 91% della Sicilia al 97,51% del Lazio; sei regioni superano il 95% e altre tre vi si avvicinano;
 
- la copertura nella coorte 2014 contro la polio è superiore al 90% in tutte le regioni (range: 91,44% nella P.A. di Bolzano – 99,10% in Basilicata), con 12 regioni che superano la soglia del 95%, 5 regioni con una copertura tra il 93% e il 95% e solo 2 regioni (Friuli Venezia Giulia e P.A. di Bolzano) sotto il 93%.
 
Ancora evidente è l’eterogeneità nel caso della copertura per morbillo nelle coorti 2014 e 2010, della copertura contro la varicella e delle coperture per le vaccinazioni non obbligatorie, su cui sarebbe necessario un maggiore impegno, soprattutto in termini di comunicazione alla popolazione e accesso ai servizi, in quanto rientrano tra i livelli essenziali di assistenza e devono, quindi, essere offerte in maniera attiva e gratuita alle popolazioni target.
 

 

11 marzo 2019
© Riproduzione riservata

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