Pubblicata la Nota aggiornamento Def. Cresce previsione spesa sanitaria per il triennio 2019-2021. Incidenza sul Pil + 0,1% rispetto al Def di aprile. Per la sanità annunciati molti provvedimenti per la prossima legge di Bilancio: farmaci, personale, vaccini, standard ed edilizia
di L.F. e G.R.
Non solo numeri, nel NaDef presente anche l'elenco delle azioni programmatiche. Previste assunzioni e stabilizzazione del personale e nuove borse per le specializzazioni. Molti interventi sulla farmaceutica, dalla soluzione del payback fino a un nuovo calcolo degli sforamenti dei tetti di spesa. Previsti nuovi criteri per la contrattazione dei prezzi di farmaci e dispositivi. E poi Anagrafe vaccini, nuovi standard per le cure territoriali e Cabina di regia per l'edilizia sanitaria. LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DEF
05 OTT - Il Governo ha pubblicato in serata la Nota di aggiornamento del Def approvata la scorsa settimana in Consiglio dei Ministri. Da segnalare per la sanità alcune differenze, in particolare una
lieve crescita nella previsione di spesa sanitaria. Si passa infatti dai
115,818 miliardi previsti per il 2018 dall'
ultimo Def licenziato dal Governo Gentiloni, ai
116,331 miliardi presenti nella nota di aggiornamento. Un trend confermato anche per gli anni successivi:
117,392 miliardi per il 2019 (116,382 nel Def),
119,452 miliardi per il 2020 (118,572 nel Def), e
121,803 miliardi nel 2021 (120,894 nel Def).
Ricordiamo che la previsione di spesa sanitaria non è l'equivalente del finanziamento del Fondo sanitario nazionale. Come
anticipato questa mattina dal sottosegretario alla Salute,
Maurizio Fugatti, il finanziamento per la sanità partirà da quota 114,4 mld, con un incremento di 1 miliardo già previsto dal Bilancio pluriennale 2018 programmato dal Governo precedente. Durante la stesura della prossima legge di Bilancio si proverà ad incrementare ulteriormente questa cifra.
Tornando al documento economico,
in lieve rialzo anche l'incidenza della spesa sanitaria sul Pil, che in ogni caso conferma il suo trend di decrescita nei prossimi anni. Per il 2019, infatti, la spesa sanitaria starà
al
6,5% del Pil, mentre nel documento redatto dal Governo Gentiloni era previsto un 6,4%. La nota di aggiornamento prevede poi un ulteriore calo con un incidenza del
6,4% per il 2019 e 2020 (6,3% nel Def). Considerando il contestuale aumento della previsione di spesa sanitaria, nel complesso si può dire che non si dovrebbero registrare variazioni rilevanti rispetto al precedente Documento di economia e finanza.
Gli interventi di politica sanitaria. Ma non solo numeri, nella Nota di aggiornamento del Def 2018 sono presenti anche le azioni che il Governo intende perseguire. E sono molti gli interventi programmati. Previsto un piano per nuove assunzioni, la stabilizzazione dei precari, l’aumento delle borse di specializzazioni e nuove norme sulla Dirigenza sanitaria.
Tema forte anche quello della spesa per farmaci, dispositivi e tutto ciò che concerne le categorie merceologiche sanitarie. Il Tavolo sul farmaco dovrà trovare una nuova metodologia per risolvere la questione del payback farmaceutico. Ma non solo, previsto anche un nuovo calcolo degli sforamenti di spesa dei tetti per la farmaceutica. Inoltre saranno fissati nuovi criteri per la contrattazione dei prezzi dei farmaci e una nuova metodologia per gli acquisti in sanità.
Presente anche un capitolo sulla digitalizzazione del Ssn dove sono previsti interventi: dall’Anagrafe vaccini, all’ implementazione Fascicolo sanitario elettronico fino all’interconnessione dei sistemi informativi del Ssn.
Un capitolo è dedicato anche all’edilizia sanitaria dov’è previsto l’adeguamento antisismico e alle norme antincendio degli ospedali e nuova Cabina di regia per selezionare gli interventi più urgenti.
Interventi poi anche per definire il fabbisogno di personale e per dare piena attuazione al Dm70 sugli standard ospedalieri. Prevista anche la creazione di un regolamento per gli standard delle cure territoriali e un nuovo Piano nazionale Liste d’attesa.
Il Capitolo sanità del NaDef 2018.
Nei prossimi vent’anni, l’Italia si troverà ad affrontare una serie di importanti problematiche attinenti al settore sanitario che se non gestite adeguatamente potrebbero avere rilevanti ripercussioni sul sistema. Tra queste si segnalano:
a) rispondere alle esigenze di una popolazione e una forza lavoro che invecchiano in un contesto demografico di decrescita;
b) migliorare la garanzia dell’erogazione dei LEA in modo uniforme su tutto il territorio nazionale;
c) gestire l'evoluzione della domanda derivante dalla crescente prevalenza di condizioni complesse a lungo termine quali la coesistenza di più patologie;
d) realizzare una migliore integrazione tra i sistemi sanitari, di assistenza sociale e di sostegno;
e) aumentare l'attenzione del sistema sanitario verso la promozione e la prevenzione della salute;
f) prepararsi ai cambiamenti derivanti dal progresso scientifico e dalla innovazione tecnologica.
In considerazione del contesto, le principali azioni da intraprendere in tema sanitario riguardano i seguenti ambiti:
i) il personale;
ii) il miglioramento della governance della spesa sanitaria;
iii) la promozione dell’innovazione e della ricerca;
iv) l’attuazione, il monitoraggio e l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
v) investimenti nel patrimonio edilizio sanitario e l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature.
Personale: previste nuove assunzioni, la stabilizzazione dei precari, l’aumento delle borse di specializzazioni e nuove norme sulla Dirigenza sanitaria. Le politiche per il personale saranno orientate alla corretta individuazione dei relativi fabbisogni, con l’obiettivo imprescindibile di aggiornare i parametri di riferimenti previsti dalla legislazione vigente. In questo contesto saranno completati i processi di assunzione e stabilizzazione del personale oltre che l’aumento delle borse di studio a favore della formazione dei giovani medici nell’ambito della medicina generale e delle specializzazioni. È inoltre intenzione del Governo proporre una modifica della normativa in materia di dirigenza sanitaria.
Governance della spesa: Soluzione payback farmaceutico, nuovo calcolo sforamenti di spesa dei tetti per la farmaceutica, nuovi criteri per la contrattazione dei prezzi dei farmaci e nuova metodologia per gli acquisti in sanità. Rispetto alla governance della spesa sanitaria, è stato istituito il Tavolo tecnico di lavoro sui farmaci e i dispositivi medici con, in via prioritaria, il compito di individuare adeguate soluzioni dei contenziosi, in essere in relazione ai provvedimenti legislativi ed amministrativi relativi alle procedure di payback farmaceutico. Il Tavolo lavorerà anche per l’individuazione di una nuova modalità di calcolo degli scostamenti dai vincoli della spesa farmaceutica per acquisti diretti e del tetto della spesa farmaceutica convenzionata per gli anni 2017 e 2018. E’ previsto inoltre nel 2019 l’adeguamento dei criteri per la contrattazione del prezzo dei farmaci al fine di renderli aderenti agli attuali livelli di innovazione del mercato. Infine, nell’ambito del Comitato Guida del Tavolo dei Soggetti Aggregatori, saranno definite specifiche direttive per l’acquisizione delle categorie merceologiche (sanitarie), in modo da rendere maggiormente trasparenti e condivise le migliori esperienze.
Digitalizzazione: Anagrafe vaccini, implementazione Fascicolo sanitario elettronico e interconnessione dei sistemi informativi del Ssn. In tema di digitalizzazione si segnala l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni concernente l’istituzione dell’Anagrafe Nazionale dei Vaccini nonché i provvedimenti attuativi volti all’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico in tutte le Regioni. A questi si aggiungono i provvedimenti finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del SSN che consentiranno di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale. Si estenderà anche al settore veterinario il sistema informativo per la tracciabilità dei medicinali ad uso umano.
Lea: Fabbisogno personale, piena attuazione Dm70 su standard ospedali, Piano cronicità, regolamento per standard cure territoriali e nuovo Piano nazionale Liste d’attesa. Al fine di garantire l’erogazione dei Livelli di Assistenza e consentirne la continuità nell’erogazione nell’ambito delle attività ospedaliere a rischio interruzione (in particolare a quelle inerenti l'emergenza ospedaliera e territoriale nonché della Medicina Generale), il Ministero della Salute sta predisponendo un intervento normativo in materia di fabbisogni delle risorse umane del SSN e di accesso della professione medica al SSN la cui approvazione è prevista entro l’anno 2018. Come noto la qualità del sistema di cura prevede, inoltre, la piena attuazione del decreto 2 aprile 2015 n. 70, che definisce gli standard qualitativi, strutturali, quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, oltre che l’aderenza degli enti del servizio sanitario nazionale, al Programma Nazionale Esiti (PNE), con l’obiettivo di rendere omogenei su tutto il territorio nazionale la qualità, i volumi e gli esiti delle cure, coniugando l’efficienza economica con l’accessibilità dei servizi. Nella gestione dei LEA rientra anche il Piano Nazionale delle Cronicità, destinato ad assicurare ai quasi 24 milioni di persone che hanno una o più malattie croniche servizi adeguati ed omogenei in tutto il territorio nazionale. Il Governo intende varare un regolamento per individuare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza territoriale, mentre è prevista entro dicembre 2018 l’adozione del Nuovo piano nazionale di governo delle liste d’attesa (P.N.G.L.A) in sostituzione del precedente, risalente ad oltre sei anni fa. Infine, ferma restando la garanzia degli equilibri economico-finanziari del SSN, sarà valutata una revisione della disciplina della partecipazione alla spesa sanitaria e delle esenzioni.
Edilizia sanitaria: adeguamento antisismico e a norme antincendio degli ospedali e nuova Cabina di regia per selezionare gli interventi più urgenti. Una recente ricognizione effettuata dal Ministero della Salute ha rilevato un rilevante fabbisogno di interventi infrastrutturali in materia di edilizia sanitaria. Questi riguardano sia l’adeguamento antisismico (solo per le zone I e II) sia l’osservanza delle norme antincendio. Inoltre risulta necessario un adeguato ammodernamento tecnologico delle attrezzature a disposizione dei servizi sanitari regionali. Presso il Ministero della Salute, entro marzo 2019, si prevede l’insediamento di una ‘cabina di regia’ con il compito di selezionare le priorità del Paese, a partire dalle zone a maggiore rischio sismico, per implementare un piano pluriennale degli investimenti da realizzarsi nei prossimi anni. Anche per questi motivi è prevista la collaborazione e compartecipazione agli investimenti di altri soggetti istituzionali pubblici.
L.F. e G.R.
05 ottobre 2018
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