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Vaccini. Grillo: “Autocertificazione usata per tutto il 2017. Polemica surreale. Nessuno si era posto il problema degli immunodepressi fino allo scorso anno”. Poi l’annuncio: “Depositata Pdl che punta su raccomandazione”. E su Taverna: “Ha ragione”

di G.R.

Le autocertificazioni "sono state utilizzate per tutto il 2017, non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione. E il problema per gli immunodepressi non era stato sollevato lo scorso anno". Sulla Taverna: "Ha ragione, vanno immunizzati anche operatori sanitari e scolastici". Quanto all'obbligo flessibile nello spazio e nel tempo: "Ci sono Regioni con il 97% delle coperture ed altri con l'87%, è la cosa più razionale da fare". Così la ministra della Salute intervenuta questa mattina ad Omnibus su La 7

09 AGO - Pronta la nuova proposta di legge che punta sulla raccomandazione alle famiglie. Le polemiche sull'autocertificazione sono surreali e, fino allo scorso anno, nessuno si preoccupava in questo modo degli immunodepressi. L'obbligo flessibile nello spazio e nel tempo è l'approccio più sensato viste le differenti coperture vaccinali e, sul tema vaccini, la Taverna ha ragione. Il Governo è al lavoro per un nuovo Piano nazionale liste d'attesa e su interventi riguardanti l'utilizzo incongruo dell'intramoenia. Il fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari andrà fermato e, sulle nomine, si porrà fine al criterio delle conoscenze per premiare i migliori curricula. Questo, in sintesi, quanto dichiarato questa mattina dalla ministra della Salute Giulia Grillo intervenuta ad Omnibus su La 7.
 
Autocerticifazioni. "Lo strumento dell'autocertificazione è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa di posizione da parte dei presidi. Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l'Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione. Ricordiamo che le false certificazioni sono un reato perseguibile. Trovo davvero surreale tutta questa polemica. Io non c’entro nulla, non esiste una circolare Grillo. C'è una circolare condivisa Ministero della Salute - Miur antecedente di un mese a questo emendamento sui vaccini approvato in Senato durante l'esame del decreto Milleproroghe. E, ripeto, l'autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo e che proseguirà il prossimo anno".
 
È vero che l'autocertificazione era stata introdotta dalla stessa Lorenzin, ma solo in via transitoria per favorire ll'entrata a pieno regime del nuovo sistema messo in piedi dalla legge n. 119/2017. Proseguire su questa via è una scelta politica della ministra Grillo. Il problema nasce proprio dal combinato disposto tra autocertificazione ed eliminazione delle sanzioni riguardanti l'accesso agli asili nido e scuole per l'infanzia. Il tutto va a depotenziare fortemente le misure sull'obbligo previste dall'attuale normativa. Questo senza considerare la via già intrapresa da Regioni come la Liguria che hanno deciso per uno stop alle sanzioni con, di conseguenza, un abbassamento del livello di guardia sui controlli. 
 
 
Taverna ha ragione. "Taverna, nel video circolato in questi giorni, ha detto cose sacrosante. Il personale sanitario si deve vaccinare. È inutile concentrarsi sui soli bambini come fatto dalla legge Lorenzin. In Sicilia i problemi riguardanti i numerosi casi di morbillo sono dovuti anche ad una scorretta gestione dei malati che, andando in ospedale, hanno contagiato il personale sanitario non immunizzato. Anche gli insegnanti vanno vaccinati. Ricordiamo che no vax sono una grande minoranza, circa 2,8%. Numericamente, non possono quindi influire sul raggiungimento dell'immunità di gregge che è del 95%. La scelta di non vaccinarsi in ogni caso è sbagliata, si manca di senso di responsabilità verso la comunità".
 
La ministra Grillo sembra in questo caso dimenticare alcune cose. Da una parte, durante il dibattito in Parlamento della legge Lorenzin, si era provato con diversi emendamenti presentati dalla maggioranza di estendere l'obbligo per operatori sanitari e scolastici. Tentativo non andato a buon fine per mancanza di coperture economiche. A quel punto, però, diverse Regioni in quest'ultimo anno avevano preso iniziative con proposte di legge ad hoc. Tra queste, c'è la Puglia. Ebbene, meno di una settimana fa proprio il Governo Conte, alla presenza della ministra Grillo, nel Consiglio dei ministri del 2 agosto ha deciso di bloccare ed impugnare la legge con la quale la Puglia estendeva l'obbligo vaccinale agli operatori sanitari perché "interviene in un ambito nel quale sono prevalenti gli aspetti ascrivibili ai principi fondamentali in materia di tutela della salute riservati alle competenze legislative dello Stato". È curioso quindi che vengano auspicate misure impugnate solo pochi giorni prima dallo stesso Esecutivo che rivendica maggiori autonomie regionali, anche in campo sanitario.
 
Obbligo flessibile, presentata proposta di legge. "Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che é quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l'idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l'idea più sensata. Ci sono infatti Regioni con 97% delle coperture e altro con l’87%. Da qui la necessità di un obbligo flessibile, la cosa più razionale da fare. In ogni caso da settembre partiremo con una campagna di comunicazione nazionale sul tema, cosa che non era ancora stata fatta". 

A dire il vero le stesse percentuali regionali non sono che la media tra le coperture registrate tra le singole Asl. Anche in Regioni con il 95% delle coperture possiamo trovare Asl con un livello di vaccinazioni fermo al 89%. Anche un intervento flessibile a livello territoriale potrebbe avere dunque questo limite, a meno di non voler ipotizzare un piano vaccini diversificato per ogni singola Asl del Paese.
 
Immunodepressi. "Il tema relativo ai rischi che potrebbero correre gli immunodepressi non se l’era posto nessuno fino allo scorso anno. Faremo comunque delle valutazioni rigorose per individuare le migliori modalità di protezione".
 
Il tema riguardante il rischio per gli immunodepressi non era stato più al centro dell'attenzione mediatica perchè la legge sull'obbligo vaccinale, che avrebbe dovuto pienamente entrare a regime per l'anno scolastico 2018/2019, dava risposte concrete su questo tema arrivando a far valere sanzioni come l'esclusione dagli asili nido e scuole per l'infanzia per i non vaccinati. È del tutto evidente che il venir meno di queste sanzioni, insieme al prolungamento delle autocertificazioni, pone alla ribalta la questione. A maggior ragione alla luce delle false autocertificazioni trapelate in questi giorni sul web.
 
Aggressioni agli operatori sanitari. "C’è grande disagio sociale e frustrazione verso disservizi che accadono soprattutto nelle aree di emergenza. È però paradossale che a pagarne le conseguenze siano gli operatori sanitari. Se la prendono con chi non ha responsabilità di quei disservizi interrompendo un servizio pubblico essenziale".
 
Proprio ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl sulle aggressioni ai sanitari. Vengono qui contemplati inaspreimenti di pene per chi usa violenza nei confronti del personale sanitario. La ministra Grillo si è vista però bocciare l'articolo 3, che doveva essere il 'cuore' dell'intervento legislativo. Al momento non viene prevista la presenza di Forze dell'Ordine o contingente militare dell'operazione 'Strade sicure' per garantire la sicurezza del personale.
 
Piano nazionale liste d’attesa e intramoenia. "Siamo già al lavoro per un nuovo Piano nazionale liste d'attesa, fermo ormai da troppi anni. Ci saranno anche interventi sull'utilizzo incongruo dell'intramoenia".
 
Nomine sanità. "Abbiamo annunciato ieri la prima manifestazione di interesse pubblico a rappresentante del ministero della Salute presso le aziende sanitarie e gli Irccs e presso il Comitato tecnico sanitario (CTS) e il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA). Prima queste scelte avvenivano normalmente attraverso canali di conoscenze, per questo ho deciso di farmi inviare curricula".
 
Le modalità sono le stesse scelte per selezionare il nuovo DG Aifa. Al momento, però, non c'è trasparenza sui curricula arrivati al Ministero della Salute. Senza la loro pubblicazione la scelta verrebbe fatta arbitrariamente in quelle "stanze chiuse del Ministero" che, almeno dalle sue dichiarazioni, sembrano poco piacere alla ministra Grillo.
 
Scienza, politica e 'Partito dell'obbligo'. "La scienza deve occuparti di scienza e non entrare nelle scelte politiche, allo stesso modo chi si occupa di politica non deve ostacolare la scienza. A chi vuole fare 'Partiti dell'obbligo' dico che dovrebbe andarci cauto. Le cose non sono così semplici come vogliono farle apparire. C'è dibattito tra i costituzionalisti sul contrasto tra diversi diritti come quello alla salute e all'istruzione".
 
Ci sarà anche dibattito, ma di sicuro ci sono diverse sentenze nel merito da parte della Corte Costituzionale. Ultima in ordine di tempo, quella dello scorso 22 novembre con la quale veniva riconosciuta la piena legittimità dell'obbligo vaccinale.
 

Giovanni Rodriquez

09 agosto 2018
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