Anteprima. Ecco il nuovo piano vaccini. Nei Lea anche varicella, polmonite e meningite
Il nuovo piano 2012-2014 del ministero della Salute, già condiviso con il Coordinamento interregionale della prevenzione e l'Aifa, è all'esame della Stato Regioni. Tre new entry nel calendario vaccinale: il vaccino antipneumococcico, l’antimeningococco C e quello contro la varicella. Ecco il testo.
07 DIC - Atteso da ben quattro anni dall’ultimo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) per il triennio 2012-2014 è stato finalmente trasmesso alla Conferenza Stato Regioni per l'intesa che dovrà dare il via libera definitivo.
Il documento, elaborato dal Ministero della Salute e già condiviso con il Coordinamento interregionale della prevenzione e con l’Aifa, è il frutto di un’ampia consultazione che ha coinvolto il Css, esperti dell’Iss e della Direzione generale della prevenzione sanitaria della Salute. Non entra nel merito delle modalità organizzative dell’offerta vaccinale competenza delle Regioni, ma delinea, si legge nella premessa, “schemi ottimali per un’offerta di servizi efficaci ed efficienti”. E contiene inoltre l’aggiornamento del calendario delle vaccinazioni offerte attivamente a tutta la popolazione.
Oggi sono nove i vaccini inseriti nei Lea: quelli contro Difterite, Tetano, Poliomielite, Epatite B (i quattro su cui vige l’obbligo vaccinale), Pertosse acellulare, Haemophilus influenzae b (questa “sestina” è disponibile anche in un’unica formulazione combinata), Morbillo, Rosolia, Parotite (questi 3 vaccini sono disponibili come vaccino combinato trivalente). A questi si aggiungono il vaccino contro l’influenza per specifici gruppi a rischio e quello contro l’Hpv per le pre-adolescenti nel dodicesimo anno di vita. Il nuovo calendario vaccinale contiene delle new entry: quello antipneumococcico coniugato (Pcv) utile per prevenire diverse infezioni polmonari, l’antimeningococco C coniugato, contro la meningite e l’antivaricella. Non solo, il range della popolazione da vaccinare si amplia abbracciando la fascia d’età che va dagli 11 ai 18 anni.
Obiettivi generali e specifici. Oltre all’obiettivo generale dell’armonizzazione delle strategie vaccinali per superare le differenze territoriali attualmente esistenti in termini di accesso alle prestazioni vaccinali, il nuovo Piano definisce obiettivi specifici da raggiungere che “costituiscono impegno prioritario per tutte le Regioni e le provincie, diritto esigibile per tutti i cittadini e che verranno verificati annualmente nell’ambito del monitoraggio dei Lea.
Quali? Innanzitutto mantenere e sviluppare le attività di sorveglianza epidemiologica delle malattie suscettibili di vaccinazione anche grazie al collegamento dei flussi informativi con le anagrafi vaccinali. Ma soprattutto garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie per il raggiungimento e mantenimento di coperture vaccinali con livelli che il documento mette nero su bianco. E con alcune novità.
Si punta al raggiungimento e al mantenimento di coperture vaccinali: > 95% per le vaccinazioni anti DTPa, Poliomelite, Epatite B, Hib nei nuovi nati, e delle vaccinazioni anti DTPa e poliomelite a 5-6 anni; al > 90% per la vaccinazione dTpa nei ragazzi tra i 14-15 anni (5°dose) (range 11-18anni). E ancora al raggiungimento e al mantenimento di coperture vaccinali > 95% per 1 dose di MPR entro i 2 anni di età, e > 95% per 2 dosi di MPR nei bambini di 5-6 anni di età e negli adolescenti (11-18 anni).
Altro obiettivo è quello di ridurre la percentuale delle donne in età fertile suscettibili alla rosolia a meno del 5%. Mentre per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale l’obiettivo e quello del raggiungimento di coperture del 75% come obiettivo minimo + del 95%) come obiettivo ottimale negli over 65 e nei gruppi a rischio.
Tra le innovazioni c’è poi il raggiungimento e il mantenimento nei nuovi nati di coperture > 95% per la vaccinazione antipneumococcica, e > 95% contro il meningococco sia nei nuovi nati sia negli adolescenti.
Ci sono poi il raggiungimento di coperture vaccinali per 3 dosi di HPV > 70% (prima l’obiettivo era il 95%) nelle dodicenni a partire dalla coorte del 2001; > 80% nelle dodicenni a partire dalla coorte 2002 e > 95% nelle dodicenni a partire dalla coorte 2003.
Attacco alla varicella. Tra le novità del Piano 2012-2014, come abbiamo sottolineato, oltre ai vaccini antipneumococcico eantimeningococco C, c'è anche quello contro la varicella. Per quest'ultimo, in particolare, il Piano prevede, per il via ad un'apposita strategia di vaccinazione universale attiva, il raggiungimento di livelli di performance regionali che non sono oggi garantiti uniformemente in tutte le Regioni. Per questo l’introduzione della vaccinazione anti-varicella sarà posticipata al 2015, dopo che saranno raggiunti tutti gli altri obiettivi relativi alle altre vaccinazioni e saranno ultimati i programmi pilota in Basilicata, Calabria, Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. Nel piano si punta perciò ad un’offerta attiva della vaccinazione antivaricella agli adolescenti e alle donne in età fertile e ai soggetti con elevato rischio individuale e professionale. Oltre che al raggiungimento e al mantenimento di coperture vaccinali per 1 dose di vaccinazioni contro la varicella > 95% entro i 2 anni di età a partire dalla coorte 2014.
Offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio. E non è finita qui. A questi obiettivi si aggiungono quelli di garantire l’offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio e sviluppare iniziative pre promuovere le vaccinazioni tra gli operatori sanitari e i gruppi difficili da raggiungere. Prioritario poi informatizzare completamente le anagrafi vaccinali e verificare lo stato vaccinale del bambino in tutte le occasioni di contatto con le strutture sanitarie regionali. Il documento raccomanda infine di far sì che venga garantita la disponibilità presso le Asl degli altri vaccini ( da somministrare in co-payment) per le indicazioni d’uso e al costo che saranno definiti ed emanati con provvedimento regionale.
07 dicembre 2011
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