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Decreto vaccini. Scendono a 10 le vaccinazioni obbligatorie. Restano fuori dall'elenco l'anti-meningococco B e C. E per morbillo, rosolia, parotite e varicella verifica dopo 3 anni. L'emendamento PD in Commissione Sanità

di Giovanni Rodriquez

Questo il contenuto dell'emendamento all'articolo 1 della relatrice Patrizia Menassero (Pd), sostenuto dalla presidente della Emilia Grazia De Biasi (Pd), presentato oggi in XII Commissione. Il termine per la presentazione dei subemendamenti è stato fissato alle ore 12 del prossimo lunedì 3 luglio. De Biasi: "Mi auguro ci sia largo consento". Approvati, intanto, tre emendamenti all'articolo 2 del decreto in tema di comunicazione e informazione sulle vaccinazioni. IL TESTO

30 GIU - Non più 12 ma 10 vaccinazioni obbligatorie. Resterebbero fuori dall'elenco le vaccinazioni contro il meningococco B ed il meningococco C. Questa la proposta contenuta nell'emendamento della relatrice, Patrizia Menassero (Pd), sostenuto dalla stessa presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi (Pd), presentato poche ore fa.
 
Resterebbe quindi l'obbligo e la gratuità, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita, queste vaccinazioni:
- anti-poliomielitica;
- anti-difterica;
- anti-tetanica;
- anti-epatite B;
- anti-pertosse;
- anti-Haemophilus influenzae tipo b;
- anti-morbillo;
- anti-rosolia;
- anti-parotite;
- anti-varicella.
 
Inoltre, sulla base della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, il Ministero della Salute, con decreto da adottare decorsi tre anni dalla data di entrata in vigore della legge, e successivamente con cadenza triennale, potrà disporre la cessazione dell'obbligatorietà per una o più delle vaccinazioni per morbillo, rosolia, parotite e varicella.
 
"Questa mattina è stato presentato un emendamento al comma 1 dell'articolo 1 del Decreto sui vaccini. Sono lieta che la mia proposta sia stata accolta dalla Relatrice del provvedimento Patrizia Manassero e mi auguro che possa avere il più largo consenso - ha commentato Emilia Grazia De Biasi -. Il Comma 1 viene così modificato: obbligatorietà per l'esavalente e, per ii vaccino anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, l'obbligatorietà sarà per 3 anni fino al raggiungimento della copertura vaccinale di sicurezza, passati i 3 anni si rivaluterà sulla base del monitoraggio degli esiti. I vaccini contro il meningococco b e c ritornano raccomandati e gratuiti all'interno del Piano vaccinale nazionale".
 
"Ritengo che sia una soluzione che innova e che, associata alle altre proposte tra cui il rafforzamento della farmacovigilanza e l'istituzione dell'anagrafe vaccinale, rappresenta un elemento di sicurezza per la salute dei minori e di tranquillità per le famiglie e da' un impulso di lavoro al Ssn in tutte le sue articolazioni a partire dalle Regioni", conclude la senatrice dem.
 
Il termine per la presentazione dei subemendamenti è stato fissato alle ore 12 del prossimo lunedì 3 luglio.
 
Intanto, nella giornata di ieri, la Commissione Sanità ha approvato tre emendamenti all’articolo 2 in tema di comunicazione e informazione sulle vaccinazioni. L’emendamento 2.3, a firma Luigi d’Ambrosio Lettieri (DI) e Andrea Mandelli (FI), specifica che le iniziative di comunicazione elaborate dal Ministero della Salute si dovranno svolgere anche con la collaborazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti delle farmacie del territorio, sentite le rispettive rappresentanze ordinistiche e sindacali.

L’emendamento 2.7, sempre a firma D’Ambrosio Lettieri, punta a promuovere nella popolazione e nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

L’emendamento 2.11 a firma Luigi Gaetti (M5S), Paola Taverna (M5S) e Manuela Serra (M5S), estende anche alle associazioni di categoria delle professioni sanitarie il coinvolgimento nelle iniziative di formazione del personale docente ed educativo, e di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni.
 
Infine, sempre nella seduta di ieri è stato presentato il testo 2 dell’emendamento 5.0.2 a prima firma Elena Cattaneo (Aut-Psi-Maie), con il quale si mira ad introdurre l’articolo aggiuntivo 5-bis riguardante le controversie in materia di riconoscimento del danno da vaccino e somministrazione di farmaci. Al codice di procedura civile viene aggiunto l’articolo 446-bis, con il quale si spiega che, nei procedimenti relativi a controversie aventi ad oggetto domande di riconoscimento di indennizzo da vaccinazione, e ad ogni altra controversia volta al riconoscimento del danno da vaccinazione, nonché nei procedimenti relativi a controversie aventi ad oggetto domande di autorizzazione alla somministrazione di presunti farmaci non oggetto di sperimentazione almeno di fase 3 e da porre economicamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, è litisconsorte necessario l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
Quanto alla tempistica, queste disposizioni trovano applicazione esclusivamente nei giudizi introdotti in primo grado a partire dal trentesimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del presente decreto legge.

 
Giovanni Rodriquez

30 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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