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Lorenzin all’Oms: “In Italia uno degli ultimi servizi sanitari universali rimasti. Con standard elevati a costi ragionevoli”


Il ministro della Salute rivendica i successi della sanità italiana nel suo intervento all’Assemblea mondiale della sanità in corso a Ginevra. E lo fa ricordando gli sforzi costanti per aggiornare le nostre strategie di intervento a fronte dei cambiamenti demografici ed epidemiologici. Tra gli obiettivi di eccellenza citati il piano di eradicazione dell’epatite C e il piano nazionale vaccini. Dopo 14 anni l'Italia torna nell'Executive Board dell'Oms.

23 MAG - Ecco l'intervento integrale del ministro della Salute Beatrice Lorenzin tenuto questa mattina durante i lavori dell'Assemblea mondiale dell'Oms a Ginevra.
 
Signora Presidente, Direttore Generale, colleghi, l'Italia desidera allinearsi al discorso di Malta a nome dell'UE e dei suoi Stati membri.
 
L'Italia ha uno degli ultimi sistemi sanitari realmente universali, in grado di mantenere elevati standard di cura a un costo ragionevole e sostenibile.
 
Nonostante una crisi economica lunga e crudele, siamo stati resilienti e inclusivi al punto che siamo riusciti anche a fornire a mezzo milione di migranti che abbiamo salvato dal mare lo stesso livello di cura degli italiani residenti.
 
Penso che in nessun altro luogo nel mondo il concetto di diritto universale alla salute si sia materializzato meglio, nessuno è stato lasciato indietro, e questo con un budget della sanità pubblica attorno al 6,5% del PIL, forse il più basso nell'area dell'OCSE.
 
Nonostante i vincoli finanziari, abbiamo recentemente lanciato una campagna di eradicazione dell’epatite C interamente finanziata da un fondo pubblico speciale. Questo fondo include una varietà di farmaci innovativi che abbiamo acquistato a un costo accessibile.
 
Si sta poi consolidando la tendenza decrescente nella mortalità per cancro in parallelo a un importante miglioramento della sopravvivenza.
 
Siamo stati capaci di riformarci e adattarci a una demografia e una epidemiologia in continua evoluzione, affrontando le sfide dell'epidemia silenziosa delle malattie croniche, promuovendo la salute mentale e fornendo alla nostra popolazione anziana strategie e trattamenti medici adeguati.
 
Allo stesso tempo, abbiamo incluso la medicina di genere e, in particolare, la salute riproduttiva, al centro della nostra agenda politica nazionale.
 
La persistente minaccia di malattie trasmissibili è stata affrontata con la più grande offerta gratuita di vaccini in tutto il mondo. Tre giorni fa abbiamo approvato un nuovo decreto che rende obbligatorie 12 vaccini per accedere alla scuola tra zero e sedici anni.
 
Abbiamo anche accettato di presiedere la Global Health Security Agenda, promuovendo un'attenta interazione tra salute e sicurezza per prevenire e controllare i focolai, affrontando la sicurezza e la protezione dei nostri team medici che lavorano in contesti difficili.
 
Abbiamo investito ampiamente nella prevenzione, affrontando anche il degrado ambientale, attuando piani locali e nazionali per la sicurezza dell'acqua e della sicurezza alimentare, mitigando l'inquinamento atmosferico e gli effetti degli interferenti neuro-endocrini sullo sviluppo della prima infanzia, come indicato dalla più recente ricerca epigenetica.
 
Di conseguenza, l'evidente e preoccupante impatto dei cambiamenti climatici sui profili sanitari è il contenuto fondamentale della presidenza italiana del G7 che mira a progettare strategie globali fattibili ed efficaci, in linea con la COP21.
 
Signora Presidente, Direttore generale, colleghi, sono stato il più longevo ministro della sanità nel mio paese e ho sempre guardato all’evidenza scientifica, basata su una ricerca indipendente, quale principio guida che ha orientato le mie decisioni politiche.
 
Equità, solidarietà e inclusione sono fondamentali per raggiungere questa visione.
 
Quindi il nostro valore fondamentale è stato il dialogo costante con le persone, con le famiglie e con le comunità, dando voce a coloro che vivono ai margini della nostra società, i poveri e gli altri esclusi.
 
Stiamo costantemente cercando di potenziare una lotta comune contro la miseria, la privazione, la mancanza di accesso ai diritti fondamentali, che abbiamo affrontato con un ampio pacchetto di interventi, recentemente aggiornati e ampliati.
 
Dopo 14 anni, il mio Paese siederà nuovamente nell’Executive Board dell'OMS. Concluso il mio intervento con un richiamo alla necessità di lavorare insieme per sostenere una giusta riforma dell'OMS, fornendo con generosità il sostegno finanziario e tecnico affinché l'Agenzia si conservi forte, libera, indipendente e in grado di condurci nella battaglia vitale per gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
 
(Traduzione dall'originale in inglese a cura della redazione)
 


23 maggio 2017
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