Vaccini. Genitori di bimbi malati di tumore a Fedeli: “Le sanzioni non sostituiscono i vaccini”
La Fiagop interviene sulla proposta del ministro dell’Istruzione di introdurre sanzioni per i genitori che non sottopongono i figli alle vaccinazioni previste dalla legge. “I nostri figli sono particolarmente vulnerabili a virus e batteri, ma le sanzioni non sostituiscono i vaccini. Cosa intende fare per garantire la salute il diritto alla salute e all’istruzione dei piccoli pazienti?”.
18 MAG - “Gentile Signora Ministro, mi rivolgo a Lei a nome delle associazioni dei genitori e prima ancora dei bambini e degli adolescenti oncologici che rappresento, per chiederle in che modo vuole tutelare e garantire il diritto alla salute e all'istruzione dei piccoli pazienti”. Si apre così ka lettera aperta che
Angelo Ricci, presidente della Federazione Italiana Associazioni Oncoematologia Pediatrica Onlus (Fiagop, che riunisce i genitori di bambini malati di tumore o leucemia) ha indirizzato al Ministro dell’Istruzione
Valeria Fedeli in riferimento al decreto sui vaccini per l'accesso alla scuola dell'obbligo.
“I giovani pazienti oncologici che si sottopongono a terapie per contrastare la malattia, così come coloro che hanno subito un trapianto di midollo osseo vivono in condizione di immunodepressione, vale a dire il loro sistema immunitario funziona meno efficacemente o addirittura non funziona affatto e quindi sono particolarmente vulnerabili a virus e batteri” sottolinea il presidente Fiagop.
Commentando le parole di Fedeli ha in merito alla possibilità di introdurre sanzioni per i genitori che non sottopongono i figli ai vaccini previsti per legge, Ricci osserva: “L’eventuale sanzione comminata ai genitori non sostituirà la vaccinazione e quindi non sarà in grado di garantire la salute a quei bambini e ragazzi che, a causa del sempre più basso e pericolosamente depotenziato effetto gregge, potrebbero ammalarsi in modo grave per il solo fatto di frequentare scuole, luoghi di aggregazione, palestre o anche solo mezzi di trasporto collettivo. Se la Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, assumendo questa posizione si ledono i diritti dei più fragili. La mia speranza – conclude il presidente di Fiagop - è che la politica e le Istituzioni non trascurino di salvaguardare il diritto ad una vita piena a coloro che, per aver salva quella stessa vita, lottano ogni giorno”.
18 maggio 2017
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