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Lorenzin: “I ticket? Si potrebbero anche eliminare. Ma serve più spending review”. E poi: “Basta con i commissari regionali, meglio commissariare Asl e ospedali”


Così la ministra della Salute in un'intervista a Repubblica interviene sulla vicenda ticket: "Oggi 3 miliardi di euro l'anno, che rispetto ai 113 miliardi del Fondo sanitario in effetti sono marginali. Ma per alcuni territori sono importanti". Quanto ai commissariamenti propone: "Sarebbe meglio non commissariare i vertici politico-amministrativi che si devono assumere la responsabilità piena della visione sanitaria, ma le aziende. È un'idea sulla quale invito tutti a ragionare".

13 MAR - I ticket sono marginali rispetto alla dotazione del Fondo sanitario nazionale e, portando avanti il processo di spending review, potrebbero essere aboliti. Quanto ai commissariamenti delle Regioni, sarebbe più opportuno passare ad un commissariamento diretto di quelle Aziende sanitarie e ospedaliere che non funzionano. Queste, in sintesi, le proposte lanciate dalla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in un'intervista a Repubblica.
 
"All'articolo 8 del Patto della salute avevamo preso l'impegno, con le Regioni, di rivedere il ticket alla luce dei cambiamenti demografici e delle nuove difficoltà in cui si trovano molte persone che hanno perso il lavoro o sono in una famiglia numerosa. Quella parte è rimasta inapplicata, perché ancorata anche alla riforma fiscale, e sarà un tema su cui impegnarci quest'anno. Poi possiamo fare di più su un altro fronte", spiega la ministra.
 
"I ticket oggi rendono 3 miliardi di euro l'anno, che rispetto ai 113 del fondo sanitario in effetti sono marginali. Ma per alcuni territori sono importanti. Certo - propone Lorenzin - portando avanti il processo di spending review del Patto della salute si potrebbero togliere, o comunque reinvestire nelle prestazioni più solidali. Penso agli anziani o a quelle fasce di popolazione che rischiano di non essere intercettate dal sistema sanitario pubblico, agli invisibili". 
 
Commentando poi le attuali differenze tra Regione e Regione relative all'importo dei ticket: "Bisognerebbe arrivare a prezzi simili e più equi. Lo dico sapendo che si tratta di uno strumento sul quale c'è autonomia regionale. Paradossalmente, nelle aree dove c'è maggiore sofferenza economica i costi per i cittadini sono più alti". 
 
Infine, Lorenzin ha commentato la recente norma inserita nella legge di Bilancio in base alla quale i presidente delle Regioni con la sanità in rosso potranno assumersi anche il ruolo di commissari ad acta: "La legge nasce da un emendamento parlamentare sul quale ho dato parere negativo. Non ha senso che il controllore e il controllato coincidano. Penso però che il sistema di commissariamento vada aggiornato. I sub commissari di governo hanno potuto agire solo su aspetti economici e finanziari e non sui servizi sanitari. E infatti le realtà commissariate continuano a fare fatica nei servizi ai cittadini".
 
"Bisogna cambiare. Sarebbe meglio non commissariare i vertici politico-amministrativi che si devono assumere la responsabilità piena della visione sanitaria, e del resto hanno sempre mantenuto il potere di nomina dei manager delle Asl, ma le aziende sanitarie e ospedaliere. In quelle che non funzionano potrebber arrivare un commissario di governo con pieni poteri rispetto alle Regioni, con l'obbligo di risanamento nel giro di uno o due anni. E' un'idea in bozza da condividere - ha concluso Lorenzin - e sulla quale invito tutti a ragionare".

13 marzo 2017
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