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Medicine complementari. Senatori Idv lanciano raccolta firma per legge popolare


Tra le proposte l'istituzione di registri di professionisti esperti; l'istituzione presso il Ministero della salute delle Commissioni permanenti per la disciplina dell'agopuntura, della medicina omeopatica e delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali; l'istituzione presso il Miur di master  o corsi di formazione triennali nelle discipline complementari; l'accreditamento delle associazioni, società scientifiche ed enti pubblici e privati di formazione. 

17 NOV - "Quella omeopatica è una medicina a tutti gli effetti che deve affiancare le altre terapie mettendo al centro il paziente e non la malattia". Lo sottolinea più volte il senatore Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Sanità, nel corso della conferenza stampa che l'Italia dei Valori ha tenuto questa mattina davanti il Palazzo di Giustizia di Roma, dove ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare sulle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali.
 
L'omeopatia e le medicine complementari sono un settore vitale, sia dal punto di vista industriale, sia dal punto di vista dei pazienti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’omeopatia è il secondo più grande sistema di medicina del mondo con un tasso di crescita del 25% l'anno. In Europa più di 100 milioni di persone utilizzano l’omeopatia, 600 milioni nel mondo secondo l’OMS e in più di 80 Paesi, mentre in Italia sono circa 9 milioni, ossia il 14% della popolazione. Più di 20 mila medici italiani prescrivono almeno una volta l’anno medicinali omeopatici e sono circa 4 mila quelli che la esercitano con più regolarità.
 
L’82% degli italiani conosce i medicinali omeopatici. 1 italiano su 6 (ovvero 7 milioni di italiani adulti) li ha utilizzati nell’ultimo anno e il 2,5% della popolazione ricorre alle terapie omeopatiche in modo continuativo.
 
"Sono numeri che fanno capire l'importanza di questo tipo di medicina - spiega Romani -. Eppure da due anni e mezzo i disegni di legge su una regolamentazione delle medicine non convenzionali, in particolare agopuntura, omeopatia e fitoterapia, dormono in commissione Sanità e quando si affronta l'argomento con le Istituzioni sembra di parlare di paranormale. Per dar voce a pazienti e lavoratori del settore abbiamo deciso, come Idv, di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Tra i firmatari c'è anche è Paolo Roberti di Sarsina, già esperto per le medicine non convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità".
 
La proposta di legge di iniziativa popolare prevede, fra l'altro, l'istituzione di registri di professionisti esperti (per esempio in agopuntura e medicina omeopatica); l'istituzione presso il Ministero della salute delle Commissioni permanenti per la disciplina dell'agopuntura, della medicina omeopatica e delle medicine tradizionali, complementari e non convenzionali; l'istituzione presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca di master universitari o di corsi di formazione triennali nelle discipline complementari; l'accreditamento, rilasciato dalle varie Regioni, delle associazioni, delle società scientifiche e degli enti pubblici e privati di formazione. 

17 novembre 2016
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