Il ‘Dopo di noi’ è legge. I disabili privi di sostegno familiare non saranno più soli. Ma per il M5s il provvedimento “è una beffa”
La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge. Prevista la determinazione di livelli essenziali delle prestazioni assistenziali da garantire in tutto il territorio e l'istituzione un Fondo ad hoc con una dotazione di 270 milioni di euro per i prossimi tre anni. La relatrice Elena Carnevali (Pd): "Torna la speranza per i disabili e le loro famiglie. Oggi il Parlamento scrive una bella pagina di politica". IL TESTO
14 GIU - L'Assemblea di Montecitorio ha oggi approvato in via definitiva il disegno di legge sul 'Dopo di noi'. Il provvedimento, volto a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità prive di sostegno familiare, ora è legge. Parere contrario è stato espresso dal M5s che ha definito questa legge "
una beffa che non tutela i più deboli". Tra i punti dirimenti del testo la determinazione di Livelli essenziali delle prestazioni assistenziali omogenee su tutto il territorio nazionale, e l'istituzione di un Fondo ad hoc con una dotazione di 270 milioni di euro per il prossimo triennio (
qui l'analisi del contenuto delle legge).
Grande soddisfazione per l'approvazione è stata espressa da diversi esponenti del Pd, a partire dalla relatrice del testo
Elena Carnevali: "La legge sul Dopo di noi approvata oggi dalla Camera è un tassello importante in materia di politiche per i disabili che il Pd ha rimesso al centro dell’attenzione della politica dopo anni di tagli. Oggi il Parlamento scrive una bella pagine di politica. Dopo anni di attesa le persone affette da disabilità e le loro famiglie possono tornare a guardare al futuro con speranza. Questa legge dopo i pesantissimi tagli degli anni passati stanzia 270 milioni di euro per i prossimi tre anni. È davvero una pagina di buona politica quella che abbiamo scritto oggi nel rispetto anche delle indicazioni della Convenzione dell’Onu per le persone con disabilità”.
Le fa eco la presidente della commissione Sanità del Senato,
Emilia Grazia De Biasi (Pd) che ha dichiarato: "Una legge di dignità e speranza. Un passo in avanti per il riconoscimento della piena cittadinanza delle persone con disabilità. Una legge di serenità per tante famiglie".
Sull'approvazione è così intervenuto anche il presidente della commissione Affari Sociali della Camera,
Mario Marazziti (Ds-Cd): "La legge sul 'Dopo di noi' è una bella legge. E' un successo del Parlamento a cui sono felice di avere potuto dare un contributo decisivo con la Commissione Affari Sociali della Camera. E' una legge che rende l'Italia un Paese più umano e civile. Che toglie angoscia e restituisce il sorriso e tranquillità a migliaia di famiglie. E' la firma di una pace coi disabili gravi, con le loro famiglie, con chi è tenuto ai margini da una vita che esalta chi è sano, forte e giovane, per poi scartare chi non ce la fa e non sarà mai così. Una grande legge di civiltà ".
"Oggi - sottolinea Marazziti - restituiamo un diritto pieno ai disabili gravi e alle loro famiglie. Le famiglie vengono liberate da un incubo: quello di chiedersi 'chi si occuperà del mio caro', di lei o di lui. E' l'universalismo dei diritti sociali che arriva anche per i più deboli della società italiana. Solidarietà e sussidiarietà verticale che si incontrano. Chi è disabile grave ha diritto di essere aiutato anche a 65 anni di età e di non finire in un istituto. Per molti di noi è la battaglia di una vita: superare gli istituti e creare reti di solidarietà".
"Questa una legge che risponde così ai bisogni e alle preoccupazioni di tante famiglie italiane e segna una svolta culturale nel nostro paese", conclude il presidente della Commissione Affari sociali della Camera.
Un duro attacco al voto contrario da parte del M5s è stato espresso dal responsabile sanità del Pd, Federico Gelli: "Il voto contrario del M5s alla legge sul ‘dopo di noi’ è un insulto per quelle migliaia di genitori con un figlio o una figlia disabile che da anni attendono una normativa in grado di dare certezze al futuro dei loro cari. Ancora una volta i grillini si sono sottratti per ragioni di pura propaganda politica al compito principe dei rappresentanti del popolo: dare risposte utili alle cittadine e cittadini più deboli. Negli interventi in aula abbiamo ascoltato solo una retorica insopportabile, che ci dimostra quanto questi signori mettano in primo piano i loro giochi di palazzo rispetto ai bisogni della popolazione e del Paese".
Ha parlato di rivoluzione per le politiche sociali la capogruppo Pd in commissione Affari Sociali
Donata Lenzi che ha dichiarato: "L’approvazione in via definitiva della legge sul Dopo di noi rappresenta una rivoluzione nelle politiche sociali. Da oggi le persone affette da disabilità hanno riconosciuto il diritto ad una vita dignitosa anche dopo la morte dei familiari e una continuità nella qualità della vita".
"La legge - prosegue Lenzi - attesa da molti anni, è centrata sulle persone con disabilità ed è finalizzata ad aumentare il loro benessere ed autonomia; e per questo farà risalire molte posizione all’Italia nella classifica dell’inclusione sociale delle persone con disabilità. La legge approvata affronta le questioni riguardanti la disabilità in modo organico. Innanzitutto, mette fine all’insopportabile distinzione per categorie in vigore fino a ora. Punta, poi, a favorire l'inclusione sociale e la vita autonoma delle persone con disabilità. Lo fa con una strategia che abbraccia tutti gli aspetti della disabilità: con l’istituzione di un Fondo specifico per l’assistenza alle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare e anche agevolando le erogazioni di soggetti privati; disciplinando le modalità di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni, con interventi innovativi di residenzialità che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa famiglia. Oggi siamo molto fieri di aver contribuito a scrivere una pagina di buona politica”.
"Orgogliosa" per la nuova legge si è dichiarata
Anna Miotto (Pd), componente della commissione Affari Sociali: "E’ una legge di cui andiamo orgogliosi. Vale la legislatura. Chi è si è opposto a questa legge è fuori dalla realtà - ha detto Miotto, spiegando che - la legge tutela i malati più gravi perché per gli altri ci sono servizi specifici. La nostra è stata una battaglia per i diritti universali esigibili dalla quale il Movimento 5 Stelle si è posto totalmente fuori”.
Orgoglio per l'approvazione della legge è stato espresso da
Marco Di Maio, componente dell’ufficio di presidenza del Pd alla Camera: "E’ una legge di cui possiamo andare orgogliosi. L’Italia aveva un buco nel proprio sistema di servizi sociali ed era quello legato all’assistenza alle persone disabili una volta che rimangono sole. Con questa legge si colma un vuoto che ha a che fare con la civiltà, con la tutela dei più deboli, con i diritti fondamentali delle persone”.
Contro il voto contrario del M5s si è scagliato anche il vicepresidente dei deputati del Pd,
Gero Grassi che ha dichiarato: "Stanno fuori dal mondo reale. Questa è una legge che affronta i problemi concreti di molte persone sofferenti, i malati e i loro familiari, va incontro alle loro esigenze più pressanti, entra nelle loro case e i 5 Stelle non l’hanno sostenuta. Mi chiedo dove vivano”.
Ha parlato di "passo avanti per i diritti dei più deboli",
Paolo Beni, componente della XII commissione della Camera: "Dopo due anni di lavoro parlamentare, col voto di oggi la Camera ha definitivamente approvato la legge sul 'Dopo di noi'. Un provvedimento importante, atteso da anni da tanti genitori con figli gravemente disabili, angosciati dal pensiero di chi potrà occuparsene quando verrà a mancare il loro sostegno dopo averli accuditi per tutta la vita".
"Oggi queste famiglie, che finora avevano come unica possibilità l'istituzionalizzazione dei loro cari, potranno finalmente contare su alternative concrete e migliori: progetti di residenzialità, gruppi appartamento, programmi innovativi per lo sviluppo di capacità autonome delle persone disabili. Servizi che saranno assicurati dal nostro sistema pubblico di welfare come livelli essenziali delle prestazioni sociali garantiti in tutto il Paese. E insieme a questo, anche nuove agevolazioni per chi destina ai medesimi scopi ulteriori risorse private attraverso polizze assicurative, istituzione di trust o vincoli di destinazione su beni patrimoniali. Una buona legge, che cambierà in meglio la qualità di vita di tante famiglie e rappresenta un passo avanti decisivo per la garanzia dei diritti e della dignità delle persone più fragili", conclude Beni.
Salvatore Capone (Pd), componente della commissione Affari Sociali, ha dichiarato: "Una legge nata dal basso, dalle esperienze territoriali più innovative e inclusive. E che risponde alle richieste delle famiglie e alle esigenze di vita e di tutela delle persone portatrici di disabilità, cittadine e cittadini che rivendicano con forza il diritto ad una vita degna. Questa è la legge sul ‘Dopo di noi’, approvata in via definitiva dalla Camera e che il Paese attendeva da oltre vent’anni”.
"Obiettivo della legge - aggiunge Capone - è l’assistenza dei disabili gravi privi del sostegno familiare. Un segmento rilevantissimo delle politiche per i disabili che Governo e Parlamento stanno disegnando mettendo al centro l’inclusione sociale. Dopo anni di disattenzione e di pesanti tagli alle politiche di welfare attuiamo politiche fatte di sostegno concreto e misure integrate, per sostenere le persone, la loro serenità, autonomia, inclusione. Come dimostra, tra le diverse importanti misure previste dalla legge, l’istituzione presso il ministero del Lavoro del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con una dotazione di 90 milioni di euro per quest’anno, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni annui dal 2018 in poi”.
Infine, per
Vittoria D'Incecco (Pd): "Dopo anni di attesa il Dopo di Noi è finalmente legge. E' un atto molto importante che dimostra l'attenzione del Governo nei confronti delle fasce deboli della società e delle famiglie italiane".
"La legge - prosegue la parlamentare - da me sottoscritta e sostenuta in modo convinto anche in Commissione Affari Sociali, attua i principi della Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione europea e della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Con questo provvedimento - conclude - diamo una risposta concreta alle tante famiglie di ragazzi con disabilità, giustamente preoccupate per il futuro dei loro figli".
Giovanni Rodriquez
14 giugno 2016
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