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Stati generali della Ricerca Sanitaria. Seconda giornata. Lorenzin: “Pronti ad arruolare fino a 20mila ricercatori”


Lo ha annunciato il ministro in un'intervista al quotidiano 'La Repubblica'. Nel corso del suo intervento agli Stati Generali ha poi declinato nel dettaglio la proposta: i contratti di lavoro assumeranno una struttura piramidale e potranno durare sino a un massimo di 15 anni. Il trattamento economico sarà composto da una parte fissa e da una variabile. 

28 APR - Prima l’annuncio dirompente, riferito in un’intervista a Repubblica, poi la proposta per la durata dei contratti formulata nel suo intervento conclusivo presso l’Auditorium Massimo di Roma. In occasione della seconda giornata degli Stati generali della ricerca sanitaria il ministro della Salute,Beatrice Lorenzin, ha messo in campo spunti e novità di ampia portata. Al quotidiano ha spiegato che si partirà con bandi a d hoc per selezionare “chi merita di ottenere il finanziamento per condurre una ricerca” per poi offrire “contratti che in una prima fase arrivano a durare fino a 7 anni”, con valutazioni “ogni anno per capire come procede il lavoro”.
 
“Se tutto va bene – ha sottolineato - si potrebbe arrivare fino a 15 anni di contratto. Altrimenti si interrompe il rapporto”. Con questo sistema secondo il ministro della Salute sarà possibile arruolare fino a 20mila ricercatori  “ma anche di più”. E gli stipendi? “Chi fa ricerca negli Irccs e in generale nel sistema sanitario – ha osservato - talvolta guadagna pochissimo, anche solo 800 euro al mese. Vogliamo portare lo stipendio a 1.800-2.000 euro. Ma l'importante è dare la stabilità anche dal punto di vista della prospettiva. Spesso i ricercatori vanno via dall'Italia proprio perché non hanno certezze sul futuro del progetto di studio che stanno portando avanti. Così perdiamo persone che potrebbero produrre valore qui. Miglioriamo le condizioni di vivibilità, diamo loro la possibilità di costruire una carriera in Italia, teoricamente anche all'interno di un reparto ospedaliero, e non se ne andranno per sempre”.
 
Lorenzin è poi entrata nel dettaglio tecnico e delle cifre durante gli Stati generali. I contratti di lavoro per i ricercatori assumeranno una struttura piramidale composta da vari gradini: il primo step sarà di 5anni+2, in base al rendimento prodotto; il secondo di 3anni+2; l’ultimo di 2 anni. Al termine dei 15 anni si potrà restare all’interno del mondo della ricerca oppure accedere all’interno del Ssn con un ruolo assistenziale. 
 
L’idea di fondo è quella di ripercorrere i principi che hanno ispirato la Carta Europea dei Ricercatori: dalla flessibilità al diritto di proprietà intellettuale, passando per la mobilità geografica e intersettoriale tra pubblico e privato. Ma, soprattutto, la stabilità delle condizioni di lavoro da intendersi, però, come continuità. Il trattamento economico sarà composto in parte in misura fissa annuale e in parte in misura variabile secondo la performance fissa o dell’istituto di ricerca.

28 aprile 2016
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