Fecondazione assistita. Nicchi e Melilla (Si): “Continueremo a batterci in Parlamento per la libertà di ricerca”
Questo il commento dei due deputati di Sinistra italiana a seguito del parere negativo della Corte costituzionale, che ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità sollevata sul divieto di donare alla ricerca gli embrioni sovrannumerari da cicli di fecondazione assistita. In molti Paesi del mondo le cellule embrionali sono utilizzate in strategie sperimentali, ed è inaccetabile che in Italia non possa accadere la stessa cosa".
25 MAR - “Continueremo a batterci in Parlamento per rimuovere il divieto di ricerca sugli embrioni malati che non possono essere trasferiti ai fini dell'impianto”. Lo hanno detto i deputati
Marisa Nicchi e
Gianni Melilla (Sinistra italiana) all’indomani del parere negativo della Corte costituzionale, che ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità sollevata sul divieto di donare alla ricerca gli embrioni sovrannumerari da cicli di fecondazione assistita.
“Il Parlamento non deve perdere l’ennesima occasione per mettere fine a una politica che blocca la ricerca e lascia sole le persone affette da malattie incurabili – hanno aggiunto Nicchi e Melilla – In molti Paesi del mondo le cellule embrionali sono utilizzate in strategie sperimentali per combattere malattie come Parkinson, diabete, degenerazione retinica. E’ inaccettabile che in Italia non possa accadere la stessa cosa per la libertà di ricerca e di diritto alla salute”.
25 marzo 2016
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