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Libera professione. Prosegue la polemica. Lorenzin: “Applichiamo la legge”. E Rossi ribatte: “Pronto al confronto ma va abolita”


Incontro mancato oggi a Roma in sede di Conferenza delle Regioni tra il ministro della Salute e il governatore toscano. Ma il confronto sulla possibile abolizione della libera professione proposta da Rossi continua a tenere banco. Lorenzin: "Abbiamo una disparità di applicazione nelle Regioni ma abbiamo  anche un sistema di informatizzazione che ci permette di controllare chi eroga il servizio e come viene erogato"

24 MAR - La conferenza delle Regioni di oggi era l’occasione giusta per confrontarsi sull’argomento, ma il presidente della Toscana Enrico Rossi non c’era, e quindi spero se ne parlerà la prossima volta, ma in ogni caso sul tema intramoenia, basta attuare la legge eliminando le disparità di applicazione tra le Regioni. Come? Con i sistemi di informatizzazione che oggi consentono di controllare chi eroga il servizio e come.
 
È questo il succo della posizione assunta dal ministro Beatrice Lorenzin, stimolata da Quotidiano Sanità a margine della Conferenza delle Regioni, a dire la sua sull’intenzione del presidente - dichiarata nell’intervista rilasciata ieri a QS - di portare avanti una legge di iniziativa popolare per abolire intra ed extramoenia.
 
“La conferenza di oggi è il luogo giusto per parlarne, cioè in conferenza Stato Regioni, in commissione Salute insieme anche al ministero, oggi presidente non c’era, ne parleremo spero la prossima volta” ha detto il ministro. E interrogata su quale fosse la sua posizione in merito ha risposto: “La legge c’è e va applicata. Abbiamo una disparità di applicazione a macchia di leopardo nelle Regioni e abbiamo oggi anche un sistema di informatizzazione che ci permette di controllare chi eroga il servizio e come viene erogato, l’obiettivo a mio parere è che poi il servizio raggiunga i cittadini e sia monitorato, i mezzi ci sono e vanno solo resi omogenei su tutto il territorio nazionale”.
 
Non ha tardato ad arrivare la replica del presidente Toscano, sempre più deciso a sostenere le sue intenzioni. “Non si dispiaccia il ministro Lorenzin – ha dichiarato in una nota – ma la legge sull’intramoenia va abolita e io mi adopererò in tal senso, disponibile peraltro ad ogni confronto in tutte le sedi opportune”.
 
“Nella mia regione, come del resto in altre, molto è stato fatto – continua – per ridurre i disagi dei cittadini e per garantirne l’uguaglianza nell’accesso alle prestazioni sanitarie. Ora, però, è giunto il momento di intervenire con un nuovo strumento legislativo, che sia in grado di ridurre il lucro e il profitto privato quando si esercita in una struttura pubblica”.
 
Quanto alla sua assenza all’incontro di oggi a Roma, “Lorenzin ne comprenderà le ragioni” ha precisato Rossi. “Stamani – ha detto – un aereo dell’Aeronautica militare ha riportato in Italia, all’aeroporto di Pisa, le quattro salme delle studentesse Erasmus decedute nel tragico incidente in Catalogna. Era mio dovere istituzionale accoglierle, insieme alle altre autorità di governo presenti”.

24 marzo 2016
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