Calo vaccini. Continua il pressing del Parlamento per l’approvazione del Piano nazionale. Presentata anche un’interrogazione
A spingere per il Piano nazionale di prevenzione nazionale sono intervenuti per il Pd, Federico Gelli e Filippo Crimì. Quest'ultimo ha anche depositato un'interrogazione al ministro Lorenzin. Per il Gruppo Conservatori e riformisti, Luigi d'Ambrosio Lettieri che sottolinea anche l'esigenza di una campagna d'informazione su larga scala.
06 OTT - Dopo i dati allarmanti sul calo della copertura vaccinale in Italia lanciata ieri dall'Istituto superiore di sanità, anche oggi si sono registrati diversi interventi di parlamentari che chiedono con forza un'urgente approvazione di un Piano nazionale di prevenzione vaccinale.
Gelli (Pd): "Troppe differenze nelle politiche vaccinali delle Regioni. Si approvi urgentemente Piano nazionale"
“Il forte calo delle vaccinazioni è un segnale molto preoccupante, per questo motivo è diventata una priorità l’approvazione del nuovo Piano Nazionale di prevenzione vaccinale”. Questa la presa di posizione del responsabile sanità del Pd,
Federico Gelli. “Il Governo e le regioni – ha aggiunto Gelli - devono fare subito la loro parte approvando il nuovo Piano Nazionale che è uno strumento dell’accordo tra Stato e Regioni sul tema della prevenzione. I dati dell'Istituto Superiore di Sanità pubblicati dal Ministero della Salute ci dicono poi che esistono forti disparità tra le regioni in merito alla copertura vaccinale. Ben venga quindi la convocazione il prossimo 12 ottobre della commissione Salute delle Regioni per valutare la proposta del piano nazionale vaccinale sperando che la sua approvazione possa procedere rapidamente. Da parte mia – prosegue il responsabile sanità Pd – presenterò una interrogazione al Ministero della Salute per chiedere di mettere in atto tutti gli strumenti per ristabilire un riequilibrio tra regioni più virtuose e altre che non lo sono. Inoltre come medico – ha concluso Gelli - voglio unirmi a tutte le istituzioni riaffermando che i vaccini salvano le vite, sono efficaci, sicuri e vaccinarsi è un diritto e un dovere di tutti i cittadini”.
Crimì (Pd): "Calo delle vaccinazioni preoccupante, serve maggiore informazione"
"Il calo netto delle vaccinazioni in Italia legato soprattutto alla grande disinformazione che accusa i farmaci vaccinali di provocare patologie collaterali, in particolare nei bambini, è stato oggetto di ripetuti allarmi lanciati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Agenzia Italiana per il Farmaco. Queste false informazioni, peraltro smentite da numerosi studi scientifici, rischiano di indurre molti genitori a non vaccinare i propri figli mettendo così a serio repentaglio la loro salute e la tutela della salute pubblica per il pericolo di epidemie infettive. Solo grazie all'efficienza ed alla distribuzione capillare della copertura immunitaria dei vaccini riusciamo oggi a contrastare numerose patologie infettive e tumorali. Il calo delle vaccinazioni è molto preoccupante e per questo ho presentato
un'interrogazione al Ministro della Salute per richiedere quali provvedimenti intenda prendere in merito, anche per vincere questa immotivata diffidenza verso i vaccini." Queste le dichiarazioni del deputato del Pd,
Filippo Crimì.
D’Ambrosio Lettieri (CoR): "Dati da allarme rosso. Governo si attivi subito per approvazione nuovo Piano nazionale e per una campagna di informazione su larga scala"
“I dati dell’Istituto superiore della Sanità sui vaccini non possono essere sottovalutati. Scendono, infatti, al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse e ancora più bassa (86%) è la percentuale delle vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia, diminuendo di oltre 4 punti percentuali in due anni. In Puglia, poi, è allarme rosso per quanto riguarda il morbillo. Purtroppo, temo che tutto questo sia anche il frutto di una campagna, oserei dire, terroristica nei confronti di importanti presidi sanitari come i vaccini. Il risultato è che la soglia di sicurezza per scongiurare il diffondersi di epidemie di malattie ormai debellate proprio grazie ai vaccini, è ormai al limite. Le falle, infatti, nella copertura possono scatenare conseguenze pericolose per la salute pubblica e dei bambini in particolare. E’ urgente, quindi, mettere in campo azioni utili ad invertire questa tendenza prima che sia troppo tardi. Il governo si attivi subito perché il nuovo Piano nazionale per la prevenzione vaccinale possa essere approvato, acquisendo il parere della Conferenza Stato-Regioni. Abbiamo necessità di un piano che tenga conto dei fattori di disomogeneità territoriale in relazione agli obiettivi di copertura vaccinale e ai Lea e riscriva regole più efficaci. Va, inoltre, promossa, a mio avviso, una campagna di informazione su larga scala in relazione ai rischi che il rifiuto di una vaccinazione o il ritardo con cui la si fa, possono comportare. Una campagna che si avvalga di una pluralità di strumenti su tutto il territorio nazionale, dal web alla rete dei medici di famiglia e dei pediatri”. Queste le dichiarazioni del componente della commissione Sanità del Senato,
Luigi d'Ambrosio Lettieri (COr).
06 ottobre 2015
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