Senato. Presentato Ddl sul parto naturale sicuro. Binetti (Ap) e Di Biagio (Ap): “Una svolta nell'ostetricia italiana”
di Giovanni Rodriquez
Il testo, già assegnato alla commissione Affari Sociali della Camera, è stato presentato questa mattina dai due parlamentari firmatari. L'obiettivo è quello di introdurre un nuovo modello clinico organizzativo che consentirebbe di "ridurre in modo significativo le complicanze materno-feto-neonatali, i conseguenti costi legati ad errori sanitari, collocando la nascita in una sfera di sicurezza da troppo tempo auspicata". IL TESTO
06 LUG - "Con questa proposta abbiamo l'ambizione di sollecitare una nuova cultura legata all'evento-nascita, che ruoti esclusivamente intorno alla salute del bambino e della madre e alla promozione della naturalità dello stesso, prevedendo adeguati livelli di sicurezza, attualmente carenti, e l'introduzione di nuovo modello clinico organizzativo di parto che si configura come una svolta nell'ostetricia italiana. Il sistema proposto consentirebbe di ridurre in modo significativo le complicanze materno-feto-neonatali, i conseguenti costi legati ad errori sanitari, collocando l'evento-nascita in una sfera di sicurezza da troppo tempo auspicata". Questi gli obiettivi che si prefigge il Ddl recante
Norme per l'incremento del livello di sicurezza del parto naturale, depositato alla Camera da
Paola Binetti (Ap) e al Senato da
Aldo Di Biagio (Ap).
Il testo, composto da 5 articoli, è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama.
Il Ddl, all'
articolo 1 prevede il parto naturale secondo modalità che assicurino la sicurezza della partoriente, del feto e del neonato.
L'
articolo 2 prevede che le Regioni, attraverso il rispettivo piano sanitario, definiscano modelli organizzativo-assistenziali con le relative risorse di personale e strumentali, atti a garantire:
a) la formazione del personale sanitario ospedaliero sul nuovo modello organizzativo del parto naturale;
b) l'adeguata informazione, attraverso le strutture sanitarie presenti nel territorio, alle partorienti e alle famiglie sul parto naturale anche attraverso corsi di accompagnamento alla nascita fin dall'inizio della gravidanza;
c) la realizzazione di un partogramma digitale e di un'idonea cartella ostetrica computerizzata, nella quale sono annotati tutti i dati relativi alla gravidanza, al neonato e quelli ai fini statistici, legali, assicurativi e di programmazione sanitaria. Tali dati, su richiesta, devono essere messi a disposizione della donna e degli operatori che l'assistono durante e dopo il parto. Tutti i dati relativi al parto sono inseriti nel fascicolo sanitario elettronico della puerpera e del nuovo nato.
L'
articolo 3 spiega che il parto naturale si avvale dei seguenti strumenti:
a) ecografia intrapartum;
b) fascia ergonomica gonfiabile, a tre camere, monouso.
Al comma 2, inoltre, si aggiunge che le aziende sanitarie ospedaliere attivano percorsi formativi volti a far acquisire al personale l'idoneità necessaria alla pratica del parto naturale, al termine dei quali con esito positivo è rilasciato un attestato di operatore specializzato.
L'
articolo 4 evidenzia come il parto naturale costituisca una componente strutturale dei Lea e debba essere garantito dal Ssn.
Infine, l'
articolo 5 dispone che il Ministro della salute presenti annualmente alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della presente legge.
Giovanni Rodriquez
06 luglio 2015
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