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Conferenza Stato Regioni. Dalla teleconsulenza per i malati rari alle competenze per i medici non palliativisti. Ecco i documenti


Tre i documenti di interesse sanitario all’ordine del giorno delle conferenza del 22 gennaio: malati rari, cure palliative e hanseniani le aree interessate. Iscritte  anche le linee guida per i tirocini in favore delle persone con gravi disagi sociali. TELECONSULENZA MALATI RARI, DM CERTIFICAZIONE MEDICI NON PALLIATIVISTI, HASENIANI, TIROCINI.

19 GEN - Sono tre i documenti di interesse sanitario iscritti all’ordine del giorno delle conferenza Stato Regioni del prossimo 22 gennaio: malati rari, cure palliative e hanseniani sono le aree interessate. A questi si aggiungono anche le linee guida per i tirocini in favore delle persone con gravi disagi sociali prese in carico dal servizio sociale professionale e/o dai servizi sanitari competenti.
 
Manca invece, al momento, il tanto atteso Dpcm sullo sblocco dei contratti per i dirigenti a tempo determinato del Ssn, annunciato dallo stesso ministro Lorenzin prima di Natale. Il testo potrebbe però avere "semaforo verde" domani dopo un incontro tecnico finale tra Governo e Regioni al quale è affidata un'ultima verifica prima dell'approdo in Conferenza. Ma vediamo cosa c'è in discussione stante agli ordini del giorno diffuso oggi dalla Stato Regioni.
 
Teleconsulenza per le reti regionali per malati rari. Tra i provvedimenti all’attenzione della Conferenza ci sarà l”’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulla teleconsulenza per potenziare il funzionamento delle reti regionali per malati rari”.  
Alla base del provvedimento la necessità di: potenziare il funzionamento delle reti regionali e la loro interazione coordinata a livello nazionale grazie alla possibilità di chiedere e ricevere consulenze su quesiti diagnostici da specialisti dei presidi accreditati per le malattie rare di alta competenza e qualificazione evitando così lo spostamento delle persone; implementare l’uso della telemedicina; sperimentare modalità di remunerazione delle prestazioni effettuate in telemedicina per garantire alle strutture risorse adeguate e definire la fase sperimentale di tre anni entro i quali tutte le attività previste devono essere implementate.
 
Il provvedimento delinea le modalità e gli elementi che caratterizzano le prestazione (teleconsulto, telecooperazione e telesorveglianza) ed anche l’informativa e il consenso del paziente. le prestazioni possono essere effettuate da un singolo professionista o da equipe  che operano nei presidi della rete.  Le regioni possono definire le modalità di autorizzazione dei presidi e le  modalità di certificazione dei professionisti che devono erogare le prestazioni. Infine il documento indica le garanzie tecnologiche che le strutture devono offrire.
 
Cure palliative: la certificazione dell'esperienza professionale di medici privi di specializzazione ad hoc. All'esame della Conferenza Stato-Regioni troviamo poi l’Accordo sullo schema di decreto ministeriale sull’“Individuazione dei criteri per la certificazione della esperienza triennale nel campo delle cure palliative dei medici in servizio presso le reti dedicate alle cure palliative pubbliche e private accreditate, di cui alla legge 27 dicembre 2013, n. 147, comma 425”.
 
Il testo definisce i criteri per la certificazione dell'esperienza professionale di medici privi di specializzazione ad hoc o con una specializzazione differente da quella sancita dalla legge. I requisiti richiesti sono essere attualmente in servizio presso strutture pubbliche o private che erogano cure palliative e aver svolto attività per almeno tre anni. Il medico interessato a ricevere la certificazione deve inoltrare, entro 18 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, l’istanza per il rilascio della certificazione dell’esperienza personale alla propria regione di riferimento. Istanza alla quale la  regione dovrà rispondere entro 90 giorni
 
L’esperienza professionale deve essere certificata dal direttore sanitario della struttura.
 
Assistenza agli hanseniani. Altro punto all’ordine del giorno è l’Intesa sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione CIPE di assegnazione alle Regioni della quota vincolata per l’assistenza agli hanseniani e loro familiari a carico a valere sul Fondo sanitario nazionale per l’anno 2013. 
Per l’assistenza agli hanseniani e loro familiari relativa sul piatto ci sono 1 milione e 334 mila euro. La proposta di riparto regionale prevede una serie di correzioni nelle assegnazioni sanando anche il regresso in materia. Da notare che l’Emilia Romagna non riceverà alcun finanziamento in quanto la stessa regione ha dichiarato di non aver erogato alcun sussidio agli hanseniani e che da questi finanziamenti sono comunque escluse per legge Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano.
 
All’ordine del giorno c’è inoltre l’Accordo tra Governo e Regioni sulle  “Linee guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione”. Un provvedimento che integra le linee guida sui tirocini formativi approvate due anni  fa, in favore delle persone prese in carico dal servizio sociale professionale e/o dai servizi sanitari competenti. Obiettivo dare risposte ai bisogni complessi delle persone con grave disagio sociale e che richiedono interventi personalizzati di valutazione consulenza, attivazione di prestazioni sociali e inserirli quindi nel mondo del lavoro.
 
La durata del tirocinio non può essere superiore a due anni salvo deroghe circostanziate decise dalle Regioni e dalle Provincie autonome. Ogni tirocinante deve avere un “progetto personalizzato” contenete, oltre ai dati anagrafici, la tipologia del tirocinio, il settore di attività economica dell’azienda, le competenze da acquisire e le attività che svolgerà. I tirocini sono sostenuti con indennità corrisposte dall’ente che ha preso in carico il tirocinante.

19 gennaio 2015
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