"No a nuovi tagli alla sanità". Allarme "preventivo" e bipartisan della Commissione Sanità del Senato in vista del Cdm di domani
Con due note diramate a poca distanza una dall'altra la presidente della Commisione De Biasi (PD) e il capogruppo di Forza Italia d'Ambrosio Lettieri, mettono le mani avanti rispetto a possibili tagli alla sanità. Per Lettieri il rischio potrebbe esserci già domani nel Cdm che dovrebbe varare i primi provvedimenti economici del Governo Renzi.
11 MAR - "Si fanno sempre più insistenti in queste ore le voci di ulteriori tagli alla sanità che il Consiglio dei ministri si appresterebbe a fare già nella seduta di domani. Mi auguro che non trovino conferma". Così in una nota il sen.
D'Ambrosio Lettieri, capogruppo FI Commissione Sanità Senato.
"Sarebbe inaudito, infatti - sottolinea D'Abrosio, aggredire ancora una volta un settore in sofferenza, al quale non si può proprio chiedere più nulla e a cui, invece, occorrerebbe restituire certezze, per esempio, relativamente ai due miliardi di euro dei ticket e a cui semmai bisognerebbe guardare con attenzione mettendo in campo una riforma che garantisca la continuità assistenziale in chiave solidale e universale, rendendo efficiente ed efficace la sostenibilità del sistema".
"A Renzi - conclude il sentare di Forza Italia - diciamo che non si può fare il gioco delle tre carte per ingannare i cittadini rispetto al loro sacrosanto diritto alla prevenzione, alla cura e all'assistenza. Un diritto peraltro sancito dalla Costituzione. Mago Matteo, dunque, tiri fuori qualcos'altro dal cilindro per far quadrare i conti. Ma che sia qualcosa che colpisca gli sprechi, non i servizi ai cittadini".
Meno netto, ma ugualmente incisivo il messaggio inviato al Governo dalla presidente della Commissione Sanità del Senato,
Emilia De Biasi del Pd che, in una nota scritta "a nome di tutti componenti della Commissione", ricorda come “alla vigilia di una giornata che si prefigura significativa per il futuro del Paese riteniamo importante richiamare ancora una volta l'attenzione del Governo sul tema della salute e del benessere delle persone".
“In un momento di grave crisi economica, le politiche sanitarie e sociali non possono essere ulteriormente penalizzate”, continua De Biasi, “ulteriori restrizioni comporterebbero inevitabilmente una riduzione dei servizi, soprattutto a danno delle fasce più deboli della popolazione".
"Il percorso di revisione della spesa che la sanità ha avviato da tempo va proseguito, non esasperato. Per questo abbiamo guardato con fiducia all'inversione di tendenza che si stava ipotizzando nel Patto per la Salute e che deve essere confermata La tutela della salute è uno degli indicatori del livello di civiltà del nostro Paese, di cui dobbiamo continuare ad essere fieri", conclude De Biasi.
11 marzo 2014
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