Dl Istruzione. E-cig: cancellato il divieto di pubblicità per le sigarette elettroniche
Un emendamento al decreto istruzione, approvato definitivamente due giorni fa, cancella il divieto assoluto di pubblicità delle sigarette elettroniche. Il divieto di pubblicità delle e-cig rimarrà all'interno di programmi rivolti ai minori, nelle fasce orarie protette, nei luoghi frequentati da under 18. Resta il divieto di fumo “elettronico” nelle scuole. Il testo dell'emendamento.
09 NOV - Un emendamento al decreto istruzione, approvato lo scorso 23 ottobre in Commissione Cultura della Camera, presentato dal presidente e Relatore
Giancarlo Galan, Pdl – quindi prima della sua approvazione definitiva da parte del Senato avvenuta due giorni fa – ha cambiato la regole per quanto concerne la pubblicità sulle sigarette elettroniche.
L’emendamento, il 4.25, infatti - come informa l'agenzia di stampa
Public Policy - cancella il divieto assoluto di pubblicità delle sigarette elettroniche che potranno essere nuovamente pubblicizzate a condizione che si riporti la dicitura "presenza di nicotina" e "l'avvertimento sul rischio di dipendenza".
Grazie a questa modifica dunque i produttori di sigarette elettroniche potranno nuovamente pubblicizzare i loro prodotti, ad eccezione di quegli spazi e trasmissioni rivolti ai minorenni.
Infatti l'emendamento specifica che "la pubblicità di marchi di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina è consentita" a condizione che riporti però che riporti le diciture della presenza di nicotina. Ma non solo, il comma 10-quater prevede che "entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto", radio, tv, agenzie pubblicitarie e produttori "adottano un codice di autoregolamentazione sulle modalità e sui contenuti dei messaggi pubblicitari relativi alle ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina".
Il divieto di pubblicità delle e-cig rimarrà "all'interno di programmi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi", in particolar modo per tutti i programmi dalle 16 alle 19, "nei luoghi frequentati prevalentemente dai minori", sulla stampa periodica e quotidiana (dedicata agli under 18) e nelle sale cinematografiche "in occasione della proiezione di film destinati prevalentemente alla visione da parte dei minori". Tutte le pubblicità - precisa l'emendamento - non potranno "rappresentare minori intenti all'utilizzo di sigarette elettroniche" e non potranno attribuirle "efficacia o indicazioni terapeutiche". Le violazioni saranno punite con sanzioni da 5mila euro a 25mila.
Resta il divieto di fumo “elettronico” nelle scuole (come previsto dall'articolo 4 dallo stesso decreto Istruzione) dove le e-cig non potranno essere utilizzate né all'interno né all'esterno degli edifici al pari dei tabacchi. È questo il contenuto di un emendamento inserito alla Camera nel decreto Istruzione (ormai convertito in legge) e passato inosservato, con il quale le sigarette elettroniche sono state escluse dal divieto di "svapo" nei luoghi pubblici.
09 novembre 2013
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