Esclusivo. Legge stabilità. Ministero: "Fondo sanitario 2014 sale a 109,901 miliardi. Coperti i 2 mld del ticket. Ma dal 2015 sarà ridotta spesa per il personale: - 1,150 miliardi nel biennio"
di C.F.
Le nostre anticipazioni sull’abbassamento del fondo sanitario hanno creato scompiglio tra i sindacati e le forze politiche. Per capire come stanno le cose siamo riusciti a parlare con l’Ufficio legislativo della Salute. “La copertura dei 2 miliardi per il ticket sarà iscritta nelle tabelle della legge di stabilità”. Ma c’è anche la conferma che “i risparmi sul personale ci saranno e impatteranno sul fondo sanitario”
21 OTT - Ma insomma i tagli alla sanità nel ddl stabilità di cui abbiamo per primi ci sono o no? Dopo la nostra anticipazione sul fatto che nel testo emerso dalla bollinatura della Ragioneria generale figura un decremento del fondo sanitario di 1,150 miliardi nel biennio 2015/2016 si è scatenata una ridda di dichiarazioni di sindacati e forze politiche e di
parziali smentite del Governo.
Per capire come stanno le cose abbiamo interrogato l’Ufficio legislativo del ministero della Salute che, prima di tutto, ci ha voluto però rassicurare sulla copertura dei 2 miliardi per il mancato gettito dei ticket, che sarebbero dovuti scattare nel 2014, e poi rimasti al palo dopo la bocciatura della Corte Costituzionale.
“I 2 miliardi - ci hanno detto - ci sono e andranno a incrementare il fondo sanitario fin dal prossimo anno. Per il 2014 salirà infatti a 109,901 miliardi la quota a carico dello Stato, per l’appunto 2 miliardi in più rispetto ai 107,9 miliardi previsti dalla precedente legge di stabilità del Governo Monti”. “Questo stanziamento - sottolinea ancora l’Ufficio legislativo del ministero - sarà inserito nelle tabelle del bilancio dello Stato allegate al ddl stabilità, insieme alla rivalutazione del fondo sanitario 2015 che salirà a 113,106 miliardi”.
E per quanto riguarda il pubblico impiego e gli interventi sulla spesa per il personale? “Prima di parlarne teniamo a precisare - spiegano sempre dall’Ufficio legislativo - che per la prima volta quest’anno non abbiamo tagli che impattano sui livelli dei servizi sanitari. Eravamo infatti abituati purtroppo a manovre che hanno avuto un forte impatto sul fondo, ripercuotendosi sui Lea. Dall’assistenza farmaceutica, ai dispositivi medici. Quest’anno invece non scende né la spesa per farmaci e dispositivi, né, per il 2014, quella per i beni e servizi. E i Lea non saranno toccati. Ovviamente però non si poteva non estendere le misure previste per il pubblico impiego anche al personale della sanità con gli stessi interventi sull’indennità di vacanza contrattuale, sul trattamento accessorio e sulla contrattazione collettiva, per un totale per il comparto sanitario di 540 milioni nel 2015 e di 610 milioni nel 2016”.
E’ quindi confermata la riduzione del Fondo sanitario? “E’ ovvio che i risparmi che derivano da queste misure per la sanità andranno ad impattare sul fondo nel 2015 e nel 2016, creando un’economia che consente di ridurre lo stanziamento a carico dello Stato”.
Ma i sindacati della sanità sostengono che tagliare i loro compensi equivale comunque a un taglio alla sanità. “Il fatto che un medico o un infermiere non prenda l’indennità di vacanza contrattuale è un fatto doloroso, come il fatto che non lo prenda un carabiniere o un usciere del ministero. Ma tutto ciò non dovrebbe impattare sui servizi ai cittadini, come accadeva con le misure adottate negli anni scorsi. Detto questo è legittimo che i sindacati della sanità rivendichino di essere esonerati da questi provvedimenti ma si tratta di misure per tutto il pubblico impiego e quindi anche per gli operatori della sanità”.
C.F.
21 ottobre 2013
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