Esclusivo. Lorenzin: "Sì al contratto a costo zero. Possibile proroga obbligo assicurazione"
di Luciano Fassari
"Per ciò che attiene il mio ruolo di Ministro della Salute mi sento di voler istituire un rapporto diverso con i medici. Ma per il momento si potrebbero fare dei rinnovi a costo zero, cercando di dare in ogni caso assicurazioni per quanto riguarda il futuro". E poi l'annuncio di una possibile proroga dell'obbligo di assicurazione: "Me lo chiedono tutti. Anche dal Parlamento"
16 LUG - Rc professionale, rinnovi contrattuali, tavolo sulla farmaceutica e non solo. Abbiamo incontrato il ministro Lorenzin questa mattina a Roma in occasione della presentazione del Quaderno della salute sui disturbi alimentari (
vedi altro articolo) e prima dell’inizio dei lavori le abbiamo potuto rivolgere alcune domande su questi temi “caldi”.
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Per quanto riguarda il tema della negoziazione contrattuale – ci ha spiegato Lorenzin - per ciò che attiene il mio ruolo di Ministro della Salute mi sento di voler istituire un rapporto diverso con i medici e gli altri dirigenti del Ssn, che hanno subito come tutti un blocco degli aumenti contrattuali. Accanto a questo sacrificio però ci deve essere un accompagnamento per la valorizzazione della professione”. Per il Ministro la strada da percorrere è quella del dialogo. “Per il momento si potrebbero fare dei rinnovi a costo zero, cercando di dare in ogni caso assicurazioni alla categoria per quanto riguarda il futuro”.
Altro tema annoso e strettamente collegato ai rinnovi contrattuali, è quello che attiene l’obbligo di assicurazione per i professionisti che dovrebbe scattare il 13 agosto. “Sulle assicurazioni - ha affermato il Ministro - stiamo lavorando al regolamento. Il decreto Balduzzi prevedeva un termine (
scaduto il 30 giugno) ma ci siamo trovati di fronte ad un lavoro non portato a compimento. Ma prima di tutto dobbiamo cercare di dare una risposta sulla realtà dell’assicurazione”. E in questo quadro il Ministro ha anche parlato di una possibile proroga: “Me lo stanno chiedendo in modo molto forte anche dal Parlamento e quindi stiamo valutando. Certo, c’è il problema della proroga della proroga, ma noi siamo arrivati da due mesi. In ogni caso, non si potrà arrivare al 13 agosto senza aver risolto il problema in un modo o in un altro”.
Sul tavolo della farmaceutica che si è riaperto ieri, netto il giudizio del ministro sull’incontro: “È stato molto positivo, a partire dal fatto che si è riaperto. E si è riaperta soprattutto la volontà di fare politica industriale sul settore della farmaceutica e su tutta la filiera in Italia. In questi anni abbiamo fatto un forte lavoro sul contenimento della spesa farmaceutica che ci ha permesso anche di contenere i costi del Ssn. Ora però, dobbiamo dare delle risposte dal punto di vista industriale. Le stesse aziende ci hanno detto che non cercano incentivi a aiuti. Vogliono stabilità e un percorso normativo e regolatorio certo e una semplificazione che consenta di attrarre e mantenere gli investimenti in Italia”.
Una battuta il Ministro l’ha fatta anche sul Patto della Salute, il vero architrave delle politiche sanitarie, scaduto da più di un anno. “Noi siamo pronti. Ora è iniziata una fase negoziale con il Mef. Stiamo lavorando tutti con l’intento di farlo”. Ma sui tempi non si è voluta sbilanciare.
Il Ministro ha poi rinnovato la sua solidarietà e vicinanza al Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge dopo le parole oltraggiose nei suoi confronti da parte del vice presidente del Senato Calderoli. “Sono parole inaccettabili in un Paese civile, orrende da tutti i punti di vista nei confronti della persona e del ministro che rappresenta lo Stato. Abbiamo espresso tutti piena solidarietà al Ministro ma direi anche qualcosa di più: amicizia e vicinanza”. “Credo che questo sia il segnale migliore da dare a chi pensa di poter fare 'battute' su questioni come questa - ha specificato - sulle quali invece non si possono fare 'battute'”.
Infine Lorenzin è entrata sulla questione Ilva dopo le polemiche scaturite dalle risultanze di una relazione predisposta da alcuni esperti per incarico dell'azienda che stronca le analisi fatte fino ad ora sulla correlazione tra inquinamento ambientale della zona e tumori. “La situazione dell'Ilva la conosciamo tutti - spiega la Lorenzin - il ministero della Salute sarà chiamato a fare le valutazioni dal punto di vista sanitario. Spero che questa polemica si plachi al più presto e che invece si possa cominciare la fase di risanamento e di messa in sicurezza dell'Ilva”.
Luciano Fassari
16 luglio 2013
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