Camera. Al via indagine su sostenibilità Ssn. Tutte le audizioni
Coniugare le esigenze del sistema sanitario con gli obiettivi di finanza pubblica. A questo servirà il lavoro congiunto delle Commissioni Bilancio e Affari Sociali della Camera. L’indagine, organizzata in audizioni, finirà a settembre. Il lavoro sarà a disposizione del Governo in vista della legge di stabilità e dal Parlamento.
13 GIU - Verificare le conseguenze della progressiva riduzione del finanziamento del ssn, verificare l'impatto atteso sull'erogazione delle prestazioni sanitarie in conseguenza del progressivo passaggio al sistema di finanziamento dei costi standard, valutare l'impatto dei ticket dal punto di vista economico-finanziario e dell'orientamento della domanda, verificare gli effetti dei piani di rientro sull'organizzazione regionale, sull’accesso alle cure e sull'effettivo ripiano, valutare il livello di omogeneità su tutto il territorio dell'accesso alle cure e del livello qualitativo delle prestazioni erogate. Questi i principali punti dell'indagine conoscitiva pianificata congiuntamente dalle Commissioni Bilancio e Affari Sociali della Camera.
Le due Commissioni fino a fine luglio lavoreranno insieme, fianco a fianco, e per questo si sta ancora cercando una sala grande abbastanza che possa contenere i circa 100 parlamentari, si pensa alla sala del Mappamondo. Si comincerà lunedì, ma successivamente le audizioni saranno convocate il giovedì di ogni settimana.
Alla fine della lunga serie di audizioni in cui saranno ascoltati, tra gli altri, il ministro della Salute e il ministro dell'Economia e Finanze, le Regioni, la Corte dei Conti, la Ragioneria generale dello Stato, l’Aifa, l’Agenas, le organizzazioni sindacali di categoria, i rappresentanti delle professioni e del Farmaco, le associazioni a tutela del cittadino, il lavoro sarà offerto al Governo in vista della legge di stabilità del 2013 e al Parlamento per prepararlo al dibattito che ne seguirà.
Tempi strettissimi dunque perché il tutto dovrà essere pronto per fine settembre. Questo almeno è l'auspicio espresso dai due presidenti di Commissione
Francesco Boccia, Bilancio e
Pierpaolo Vargiu, Affari Sociali.
Con l'indagine conoscitiva si cercherà insomma di valutare cosa non ha funzionato nelle precedenti misure adottate nel comparto sanità. Si passeranno al dettaglio la
spending review, “che sarà parlamentarizzata” per usare le parole di Boccia, ma anche i tagli, i piani di rientro e altro ancora. Un modo per valutare la priorità dei singoli comparti “in previsione della futura legge di stabilità". Come ha spiegato Francesco Boccia che ha aggiunto "in previsione della prossima legge di stabilità vogliamo dare al Parlamento la possibilità di conoscere davvero lo stato di salute del comparto sanità e la qualità dei servizi erogati". Insomma le Commissione individueranno le priorità comparto per comparto in modo da rimodulare la spesa in vista della legge di stabilità poi “il governo farà le sue scelte politiche''.
La riformabilità del Patto di stabilità non sarà oggetto di questa indagine ma di una parallela che verrà fatta per capire – ha osservato ancora Boccia – come cambiare nel 2014 le regole del Patto, perché è evidente che vanno cambiate".
Basta quindi con la “politica dei tagli lineari alla cieca" ha riferito Pierpaolo Vargiu, e via ad una
spending review sana che colpisca la spesa sanitaria inappropriata (che vale tra il 10 e il 15% della spesa sanitaria). Sempre Vargiu ha aggiunto: “è evidente che ci sarà una rimodulazione della spesa pubblica. Ed è un bene che sia così. Lavorando in questi mesi si potrà rispondere alle esigenze anche in una congiuntura economica negativa”.
"Negli anni, il sistema funzionava così. Crescevano i bisogni della popolazione delle prestazioni sanitarie e cresceva anche la spesa dello Stato. Tutto questo era accompagnato da una crescita del Pil", ora però per il presidente della Commissione Affari Sociali "la sfida è quella di garantire le risorse di salute in un contesto economico di recessione. Ci aspettiamo che la spesa venga ridotta ancora”.
"Il lavoro – per Vargiu - rientra nell'obiettivo che ci eravamo dati all'inizio: svolgere l’attività dovendosi muovere tra le necessità di salute e il sistema in recessione. Con questa indagine vorremmo essere un interlocutore pro-attivo del governo, chiediamo collaborazione”.
Infine sulla Commissione che al Senato sta sviluppando un'indagine simile, Vargiu fa distinzioni. "Quella coinvolge una sola Commissione – sottolinea in conclusione – questa invece mette insieme due sensibilità".
Tutte le Audizioni
Al fine di realizzare gli obiettivi che si sono date le due Commissioni riunite intendono audire i seguenti soggetti:
- Ministro della Salute;
- Ministro dell’Economia e Finanze;
- Soggetti istituzionali: rappresentanti di Regioni, Anci, Corte dei Conti, Ragioneria Generale dello Stato, Struttura tecnica di monitoraggio paritetica istituita presso il ministero della Salute (Stem), Consip;
- Istituzioni sanitarie con funzioni di orientamento e controllo: Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), Agenas;
- Rappresentanti dei sindacati di categoria: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Associazione medici dirigenti (Anaao-Assomed), Coordinamento italiano dei medici ospedalieri-Associazione sindacale dei medici dirigenti (Cimo-Asmd), Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Associazione anestetisti e rianimatori (Aaroi), Federazione patologi clinici, Radiologi, Medici del territorio e Dirigenti Specialisti (Fassid), Sindacato unico medicina ambulatoriale italiana (Sumai), Associazione nazionale odontoiatri (Aio), Federazione italiana per la salute pubblica (Fispeos), Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism) e altri;
- Rappresentanti di professioni sanitarie: Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Federazione nazionale collegi infermieri (Ipasvi);
- Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso);
- Associazione italiana ospedalità privata (Aiop);
- Rappresentanti del farmaco: Sinafo, Federfarma, Farmindustria, Assogenerici;
- Associazioni di tutela dei malati: Cittadinanzattiva, Tribunale del Malato e altri;
- Istituzioni e Fondazioni di studio di settore: Cergas-Bocconi; Luiss-Il Sole 24 ore, Scuola superiore S’Anna, Istituto Bruno Leoni;
- Rappresentanti dei Fondi integrativi e della Assicurazioni private (Ania).
13 giugno 2013
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento