Ministero della Salute: “Italia è indenne dalla rabbia”. L’ultimo caso nel 2011
Il risultato è stato conseguito grazie a un esteso piano di vaccinazione orale nelle volpi e all’obbligo di vaccinazione nelle zone a rischio dei cani e degli animali da pascolo. Un piano di vaccinazione nelle volpi sarà mantenuto in Friuli Venezia Giulia per via del rischio permanente nell’area balcanica limitrofa.
26 FEB - L’Italia ha riacquisito lo status di Paese indenne da rabbia. Ad annunciarlo è oggi il ministero della Salute, ricordando che lo status di Paese indenne da rabbia viene acquisito, come stabilito dalle procedure dalla Organizzazione Mondiale della salute animale (OIE), trascorsi due anni dall’accertamento dell’ultimo caso di malattia che in Italia risale al 14 febbraio del 2011.
“Il risultato – spiega ancora il ministero - è stato conseguito a seguito dell’applicazione delle misure previste dalle Ordinanze che il Ministero della Salute ha emanato nel novembre 2009 e nel febbraio del 2012 la cui applicazione è stata curata dalla Direzione generale della sanità animale”. In particolare, le misure hanno previsto un esteso piano di vaccinazione orale antirabbico nelle volpi e l’obbligo di vaccinazione dei cani presenti nelle zone a rischio e degli animali condotti al pascolo in diversi parti dei territori del Nord Est d’Italia, effettuati col sostegno finanziario dall’Unione Europea. Il piano è stato realizzato con la collaborazione del centro nazionale di referenza presso l’Istituto Zooprofilattico di Padova e dei veterinari pubblici che privati.
“Nonostante la favorevole situazione epidemiologica – precisa però il ministero - l’Italia manterrà un piano di vaccinazione nelle volpi nella Regione Friuli Venezia Giulia, lungo il confine italo -sloveno, in considerazione del permanere della situazione di rischio nell’area balcanica”.
26 febbraio 2013
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