Pronto il provvedimento del Consiglio dei Ministri con la proposta di riporto alle Regioni dei 4,8 milioni destinati al finanziamento delle farmacie per le vaccinazioni contro il Covid. Le risorse erano state stanziate con la legge di Bilancio 2022. Queste risorse, come spiegato nella relazione tecnica, sono destinate a remunerare esclusivamente l'atto professionale del farmacista che inocula la dose vaccinale, quantificato in 6 euro dall'accordo quadro sottoscritto lo scorso 6 marzo 2021. La cifra è stata calcolata assumendo la somministrazione di 800.000 dosi nel 2022 in farmacia.
Ma gli accordi territoriali non sono stati uniformemente sottoscritti nel corso del 2021 e non sono stati uniformemente prorogati su tutto il territorio nazionale per il 2022. Da qui le difficoltà da parte delle Regioni di far pervenire ad una stima affidabile. Alla luce di questa difficoltà, oltre che dell'imprevedibilità della situazione pandemica per i prossimi mesi in vista dell'autunno ha portato all'adozione in via precauzionale di un criterio di ripartizione di questo tipo: le Regioni dovranno trasmettere entro il 15 ottobre 2022 il dato ufficiale del numero di somministrazioni di vaccino anti covid effettuate in farmacia nel periodo gennaio-settembre 2022.
Sarà poi compito del ministero della Salute effettuare una verifica dei dati trasmessi anche aiutandosi con l'anagrafe nazionale vaccini. La ripartizione alle Regioni sarà effettuata sulla base delle effettive somministrazioni erogate fino alla concorrenza delle 800.000 somministrazioni rimborsabili con le risorse ad hoc stanziate. In caso di vaccinazioni in eccedenza, la ripartizione tra le Regioni sarà effettuata in modo proporzionale, tenuto conto del rapporto tra il totale delle somministrazioni erogate e il numero di somministrazioni rimborsabili.