Friuli Venezia Giulia. Sindacati medici sotto l’attacco dei no vax
“Il vostro dovere di sindacati è di difendere i diritti dei lavoratori, mentre vi unite ai nazisti che li stanno calpestando”. “Allo sdegno per le vostre parole di attacco ai più elementari diritti inalienabili dell’uomo si unisce la beffa dei risultati disastrosi di questi falsi vaccini terapie geniche sperimentali”. Questi alcuni dei commenti al comunicato con cui l’Intersindacale contestava “la normalità con cui il Governo regionale sta tollerando, ammettendo e legittimando” la scelta dei professionisti sanitari di non vaccinarsi e sollecitava gli Omceo ad “adeguate misure affinché chi ha sbagliato paghi”.
22 GIU - L’Intersindacale si schiera compatta contro i professionisti sanitari non vaccinati che, con il proprio esempio o con dichiarazioni, hanno contribuito a diffondere paure e dubbi sui vaccini anti Covid.
Ma viene travolta da insulti e attacchi no vax: “
Il vostro dovere di sindacati è di difendere i diritti dei lavoratori, mentre vi unite ai nazisti che li stanno calpestando”. “Allo sdegno per le vostre parole di attacco ai più elementari diritti inalienabili dell’uomo si unisce la beffa dei risultati disastrosi di questi falsi vaccini terapie geniche sperimentali”, sono alcune delle frasi pubblicate sotto il comunicato rilanciato sulla pagina Facebook del segretario di Anaao FVG
Valtiero Fregonese e su quella privata del presidente dell'Aaroi Emac
Alberto Peratoner.
Un episodio condannato con forza dal presidente della FROMCeO FVG,
Guido Lucchini, che l’ha condannato come un atto grave ai danni dei due medici così come a tutta la categoria medica.
Nel dettaglio, nel comunicato Aaroi Emac, Anaao Assomed, Anpo Ascoti Fials Medici, Cisl, Fassid, Fp Cgil, Fvm E Uil Medici esprimevano “disagio e vivissima preoccupazione e incredibilità per come il governo regionale sta tollerando, ammettendo e legittimando la possibilità che professionisti sanitari, anche di un certo rilievo, possano liberamente dichiarare di non volersi vaccinare con i vaccini attualmente disponibili". La nota concludeva con il dire che questo era un comportamento “offensivo nei confronti di tutti i colleghi e cittadini che si sono già vaccinati”, oltre che “contrario alla normativa vigente”. Un messaggio “pericolosissimo per gli operatori sanitari ancora dubbiosi e per la popolazione in toto”. E chiedevano alla Regione e ai presidenti Omceo di dissociarsi e “prendere le adeguate misure affinché chi ha sbagliato paghi”.
“La nostra nota di fine maggio - commenta al nostro giornale il Segretario Fregonese - era originata dalla notizia che il Direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione di ASUFC, Amato De Monte, non fosse ancora stato vaccinato e, stando alle sue parole, avesse ‘prenotato’ la vaccinazione per il prossimo 28 dicembre (!). Questo nonostante l’esistenza di un Decreto Legge che prevede l’obbligo di immunizzazione per i professionisti sanitari. Altro elemento era la nomina ad nutum del suddetto medico a Direttore della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria, sospendendo un concorso in atto. Sui 9000 insulti che ho ricevuto sul mio profilo social, qualche giorno fa, spero che DIGOS e Procura della Repubblica riescano ad adottare i provvedimenti necessari per bloccare la campagna di odio che si sta scatenando contro noi medici e rappresentanti sindacali”.
Per Peratoner “davanti a tanta violenza mediatica, e mi riferisco ai commenti sul mio profilo personale, da parte di persone che non hanno nemmeno avuto il coraggio e la dignità di metterci la faccia, resto esterrefatto. Questo è un grave segno del pesante clima che stiamo vivendo, un attacco alla scienza ed alla credibilità del nostro stesso sistema sanitario. Sono ancora più preoccupato dalle ostinate confuse posizioni “NO VAX” di alcuni nostri colleghi; se poi, questi sono pure apicali o direttori l'effetto è ancora più grave”.
Ma anche per la sigla sindacale Anpo Ascoti Fials Medici, rappresentata in FVG da
Antonio Maria Miotti, sostiene che “questo insulto NO VAX è un’offesa gravissima diretta a tutte le OO.SS. firmatarie di quella nota specifica, rappresentanti almeno il 70% della dirigenza medica. Ci dissociamo completamente da questa condotta, richiamando tutti ad un comportamento etico e deontologicamente inappuntabile e chiediamo al Presidente Fedriga, ai Presidenti degli Ordini dei Medici della Regione, e certamente anche alla DIGOS, di prendere adeguate misure nei confronti di chi infrange leggi e regolamenti”.
Ad esprimere parole di solidarietà per i medici di Udine è lo stesso presidente OMCeO di Udine
, Gianluigi Tiberio, definendo la vicenda inaccettabile ed incommentabile proprio per le caratteristiche in sé, ovvero per quelle persone che hanno scritto insulti rimanendo anonimi, nascondendosi dietro una tastiera. Il vaccino anti Covid rimane, innanzitutto per legge, un elemento indispensabile per esercitare la professione, in assenza del quale la normativa non lascia scampo: demansionamento o alla messa in aspettativa ai medici che non vogliono vaccinarsi.
Endrius Salvalaggio
22 giugno 2021
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