Coronavirus e dolore cronico. Dalla Fondazione Isal consulenza gratuita medica e psicologica alle persone che soffrono
Le richieste più frequenti sono relative al timore che il loro dolore o la sua cura possano facilitare il contagio del virus o su come superare una recrudescenza dei dolori. Gli esperti offriranno i loro consigli sul buon uso delle medicine e indicheranno le scelte più adeguate, come non assumere farmaci da internet, oppure su consiglio di amici
21 MAR - Le prime informazioni sulla diffusione dell’infezione da Covid-19 dimostrano che sono soprattutto le persone fragili con patologie multifattoriali in atto, specie se anziani, a rischiare le complicanze maggiori. Una popolazione che è molto spesso affetta anche da dolore cronico secondario a malattie reumatiche, muscolo-scheletriche, diabete, o per esiti di malattie neurologiche non dimenticando chi vive il dramma di malattie oncologiche. Una vasta popolazione sofferente che, in questo momento, ha notevoli difficoltà a raggiungere centri specialistici e medici in virtù delle giuste limitazioni di accesso agli ambulatori, sia pubblici che privati sottoposti ad una necessaria severa regolamentazione.
Per non lasciare sole queste persone la
Fondazione Isal ha deciso di offrire un aiuto concreto
attraverso l’attivazione di una consulenza medica e psicologica gratuita a sostegno di chi soffre di dolore cronico, sia per la popolazione della Regione Emilia Romagna che su area nazionale.
“Questo si realizza grazie al supporto di medici e psicologici che volontariamente sostengono l’iniziativa della Fondazione Isal – hanno sottolineato i presidenti
William Raffaeli e D’Andrea – ad oggi le richieste più frequenti sono relative al timore che il loro dolore o la sua cura possano facilitare il contagio del Virus, altre perché non hanno più beneficio dalle cure o come superare una recrudescenza dei dolori; il nostro compito è di rassicurarli , dare conforto e consigliarli nel buon uso delle medicine, indicare le scelte più adeguate. Come non assumere farmaci da internet, oppure su consiglio di amici quindi usare solo medicine prescritte dal medico che li conosce per non esporre il fisico a maggior rischio di contagio se devono muoversi per lavoro. Siamo sicuri, che la grave emergenza sanitaria dettata dal Coronavirus passerà, rifluendo come le maree marine, grazie alla nostra resistenza e severità civica, l’importante sarà alla fine aver la consapevolezza di aver fatto quanto era giusto per non lasciare solo nessuno”.
Per accedere al servizio, le persone interessate potranno scrivere
una mail a isal@fondazioneisal.it indicando il tipo di consulenza e un recapito telefonico.
21 marzo 2020
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