Ema. La Via (FI): “Sede definitiva ad Amsterdam già alta 80 metri. Consegna in linea con i tempi”
La sede provvisoria "è pronta e aspetta il trasferimento di Ema che è previsto per il primo gennaio", mentre per la sede definitiva dei Vivaldi Building "non ci sono proprio grossi ritardi e chi cavalca i grossi ritardi forse non è andato a vedere, perché la costruzione procede a 10 centimetri l'ora, quindi sono di una grande rapidita' e sono arrivati ad un buon livello costruttivo". Così l'eurodeputato italiano che ha seguito il dossier sull'Ema.
25 OTT - "I lavori ad Amsterdam procedono, la sede provvisoria è pronta, aspetta il trasferimento di Ema che è previsto per il primo gennaio, mentre la sede definitiva, il Vivaldi Building, che fino ad adesso era stato oggetto di contestazione, perché quando siamo andati a fare un sopralluogo c'era un terreno fangoso, oggi invece c'è un palazzo alto già 80 metri, ovviamente non completo, ma la consegna che era prevista prima del novembre 2019, sembrerebbe in linea con il calendario della costruzione". Così l'eurodeputato
Giovanni La Via (Fi-Ppe) che ha seguito il dossier sull'Ema.
"Non siamo preoccupati, ma sicuramente bisogna seguire i lavori e verificare a che punto è la struttura definitiva dove andrà l'agenzia - ha aggiunto -. In questo momento non ci sono proprio grossi ritardi e chi cavalca i grossi ritardi forse non è andato a vedere, perché la costruzione procede a 10 centimetri l'ora, quindi sono di una grande rapidità e sono arrivati ad un buon livello costruttivo".
"Oggi in Parlamento si vota la chiusura della procedura per il trasferimento" dell'agenzia del farmaco Ema, ha aggiunto La Via, "il Parlamento riporta una serie di vittorie significative, come il monitoraggio trimestrale, la possibilità di rivedere quegli accordi che avevano bloccato sino ad ora la procedura".
L'Europarlamentare (Fi-Ppe) aggiunge che "d'ora in avanti qualsiasi decisione non potrà più essere presa dal Consiglio a porte chiuse, sorteggiando con una monetina, ma verrà presa con il pieno coinvolgimento del Parlamento, fermo restando che rimangono aperte le procedure giudiziarie per Milano per i ricorsi presentati dal Comune di Milano e dal Consiglio dei ministri per le quali si attende una decisione della Corte di Giustizia".
25 ottobre 2018
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