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Napoli. M5S su continuità assistenziale: “Chiusura a mezzanotte grave vulnus al diritto alla salute”

La deputata Doriana Sarli si inserisce nel dibattito sulla riorganizzazione della continuità assistenziale a Napoli sollevato nei giorni scorsi dallo SMI. “Chiudere le ex guardie mediche alle 24 e riaprirle alle 8 significherebbe appesantire ulteriormente i pronto soccorso dei nostri ospedali. Una scelta sbagliata oltre che dannosa per i lavoratori della sanità e lesiva del diritto alla salute dei cittadini di Napoli”

15 MAG - “Se dovesse essere confermata la volontà (denunciata dal sindacato dei medici SMI) dell’ASL Napoli 1 di voler procedere alla chiusura dalle ore 24.00 alle ore 8.00 di ogni giorno del servizio di Continuità Assistenziale (le ex guardie mediche) questo rappresenterebbe un grave vulnus al diritto alla salute dei cittadini napoletani”

È quanto ha dichiarato la deputata del Movimento 5 Stelle Doriana Sarli che si inserisce nel dibattito sollevato la scorsa settimana dallo SMI sulle presunte intenzioni della Asl Napoli 1 Centro di far passare il servizio di continuità assistenziale a una copertura H16.

“I livelli essenziali di assistenza prevedono che il Servizio sanitario nazionale garantisca la continuità assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana”, dice Sarli. “Le aziende sanitarie devono organizzare le loro attività per assicurare l’erogazione, nelle ore serali e notturne e nei giorni prefestivi festivi delle prestazioni assistenziali non differibili e Napoli non rappresenta un’eccezione”.
 
“La scelta della ASL Napoli 1 risulta essere poco chiara, anche perché non correlata dai dati riguardanti il totale degli interventi di continuità assistenziale effettuati nei presidi territoriali della nostra città, passando dal Vomero, fino ad arrivare a Piscinola”, continua la deputata M5S. “Chiudere le ex guardie mediche alle ore 24.00 e riaprirle alle ore 8.00 significherebbe appesantire ulteriormente i pronto soccorso dei nostri ospedali. Una scelta sbagliata oltre che dannosa per i lavoratori della sanità e lesiva del diritto alla salute dei cittadini di Napoli. Interverremo in tutte le sedi istituzionali, a partire dal Parlamento, per denunciare questa odiosa violazione”, conclude Doriana Sarli.

Sull’argomento oggi aveva preso posizione anche la Fimmg Napoli contestando la denuncia dello SMI.

15 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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