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Ospedale Cardarelli, attivata l’unità di crisi per gestire il sovraffollamento

All’ospedale Cardarelli di Napoli migliora la situazione legata al superafflusso di pazienti, dopo un weekend di fuoco. Il direttore generale ha attivato l’unità di crisi che sta già dando i primi risultati.

23 GEN - Contro il sovraffollamento il Cardarelli di Napoli ha attivito l’unità di crisi. Ad annunciarlo è stato il direttore generale Ciro Verdoliva che ha commentato anche ciò che è accaduto durante il weekend. “Un fine settimana particolarmente intenso – ha spiegato Verdoliva - fortunatamente i protocolli definiti assieme alla direzione sanitaria e con il supporto di tutti i responsabili delle diverse strutture ci hanno consentito di governare l’emergenza. Stiamo avendo l’ennesima conferma che il Cardarelli ha voltato pagina e che prevendendo ogni possibile scenario si riesce a tamponare anche giornate di super afflusso come le ultime che abbiamo vissuto”.
 
Le cause del super afflusso
Impossibile naturalmente identificare una sola causa per la situazione di sovraffollamento delle ultime 48 ore. Da sabato tutti i posti di rianimazione e di terapia intensiva (38 complessivamente) sono occupati. Come da protocollo, per garantire la dovuta assistenza, i pazienti in sovrannumero hanno trovato posto nei blocchi operatori di neurochirurgia e chirurgia d’urgenza e nel box codice rosso. “Nel contempo – ha spiegato il direttore generale – su impulso del Presidente De Luca che ha incaricato la direzione generale salute della Regione, la centrale operativa del 118 ha avviato una ricognizione (con aggiornamento costante ogni 2 ore) a livello regionale e presso le strutture private accreditate. Un lavoro portato avanti senza sosta che ha iniziato a dare i suoi frutti nel corso di questa mattina”.
 
L'attività dell'ospedale è ininterrotta
L’attivazione automatica dei protocolli definiti per le situazioni d’emergenza, e la gestione della situazione grazie al lavoro dell’unità di crisi, ha consentito di non interrompere mai la continuità assistenziale, né tantomeno l’attività chirurgica d’emergenza. La direzione generale ha garantito anche l’attività della chirurgia epatobiliare e del centro trapianti.  “Il Cardarelli – ha concludso Verdoliva – non è e non sarà mai un ospedale che rimanda indietro i pazienti. Non possiamo sapere quali emergenze ci troveremo a fronteggiare domani, ma sappiamo che saremo in grado di governarle”. Intanto, l’unità di crisi resta attiva per le prossime ore, così da assicurare la migliore gestione possibile in caso di un nuovo sovaffolamento.

23 gennaio 2017
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