Reggio Calabria. In ospedale mancano i gessi, fratture bloccate con pezzi di cartone
La denuncia dell'Anaao regionale: "Tutori e stecche rigide ci sono solo nel reparto di ortopedia, che però alle 20 deve chiudere". Così chi arriva con una frattura dopo le 20 deve attendere fino al mattino successivo l’arrivo degli specialisti. Ma al pronto soccorso mancano anche i tutori, le stecche rigide e le altre protezioni che facciano da rimedio momentaneo. Così, racconta Gianluigi Scaffidi (Anaao), "il personale da qualche tempo si arrangia con i pezzi di cartone".
30 LUG - All'Ospedale di Reggio Calabria manca tutto: medici, gessi e turori. Tutori e stecche rigide ci sono solo nel reparto di ortopedia, che però chiude alle 20. E se ci si presenta in Pronto Soccorso dopo quell'ora? "Il reparto ortopedia è aperto solo fino alle 20, perché manca il personale che lo faccia funzionare. La sala gessi funziona solo in ortopedia, il pronto soccorso ne è sprovvisto. Così chi arriva con una frattura dopo le 20 deve attendere fino al mattino successivo l’arrivo degli specialisti. Ma al pronto soccorso mancano anche i tutori, le stecche rigide e le altre protezioni che facciano da rimedio momentaneo. Così il personale da qualche tempo si deve arrangiare con i pezzi di cartone".
A denunciarlo al
Corriere della Calabria è
Gianluigi Scaffidi, medico in pensione da alcuni mesi e oggi è rappresentante dell’Anaao regionale. "Una situazione che ormai non si vede più nemmeno in Africa e che invece succede nell’unico ospedale di una città italiana di 200.000 abitanti. E badate che non si tratta di una situazione occasionale: alcune foto sono state scattate due giorni fa, altre risalgono a qualche settimana".
"Ci sono limiti che non possono essere oltrepassati, livelli al di sotto dei quali non si può scendere: come si può privare un pronto soccorso dei materiali necessari a medicare una semplice frattura? E purtroppo questa, che sembra una barzelletta, è solo la punta dell’iceberg per un ospedale dove manca di tutto: materiali, apparecchiature, personale", conclude Scaffidi.
30 luglio 2018
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