Decreto Scura su 600 assunzioni. Botta e risposta tra M5S e Regione
La deputata del M5S, Dalila Nesci, contesta la mancata pubblicazione del Decreto: “E’ valido poiché riporta la firma del commissario”. Ma il Dipartimento tutela della Salute precisa: “Manca la firma del sub commissario Urbani, che ha alcune perplessità. E il ministero ritiene irricevibile qualsiasi decreto che non riporti la firma congiunta”.
05 APR - Che fine ha fatto il decreto 50/2017 del commissario ad acta, Massimo Scura, che autorizza l’assunzione a tempo inderterminato di 600 figure professionali in tutto il sistema sanitario regionale della Calabria? Se lo chiede la deputata
Dalila Nesci, alla Camera capogruppo M5s in commissione Sanità, per la quale è “è gravissima la mancata pubblicazione ufficiale del decreto, valido poiché riporta la firma del commissario governativo
Massimo Scura”. Sulla vicenda, Nesci minaccia “un esposto al procuratore
Nicola Gratteri e chiederò alla collega 5stelle
Laura Ferrara di intervenire come parlamentare europeo”.
Ma la domanda una risposta ce l’ha, secondo il dirigente generale del Dipartimento tutela della Salute calabrese Riccardo Fatarella: “Il decreto non si pubblica sul sito della Regione perché manca della firma dell'intera struttura commissariale, così come è stato richiesto con una nota dal ministero della salute nella quale si dichiarava come irricevibile qualsiasi decreto che non riportasse la firma congiunta”.
“L'atto per le 600 assunzioni – ha spiegato in una nota il dirigente generale - il Dipartimento lo ha scritto e sottoscritto. Non c'è nel merito alcuna perplessità. C’è solo la volontà assoluta della garanzia della legittimità degli atti. Non dobbiamo illudere chi cerca lavoro. La pubblicazione è un atto dovuto se il decreto è completo, altrimenti non è un decreto ma una proposta e non ha valore legale. Il sub commissario
Andrea Urbani – ha precisato ancora Fatarella - non è che non ha firmato il decreto per dimenticanza ma ha scritto un'argomentata lettera all'ingegnere Scura con la quale documenta il perché delle sue perplessità”.
Il dirigente generale del Dipartimento salute fa poi riferimento al tavolo interministeriale di monitoraggio che si è tenuto lo scorso 28 marzo e ribadito che “i provvedimenti che recano la firma di una parte commissariale vengano rinviati alla struttura commissariale stessa per il conseguente riesame. Questa è la direttiva. Se il ministero deciderà di cambiare, il Dipartimento ne prenderà atto. Intanto, però, ci auguriamo che il commissario Massimo Scura e il sub commissario Andrea Urbani trovino al più presto l'intesa, firmino il decreto e noi lo pubblicheremo un'ora dopo”, ha concluso Fatarella.
Ma la risposta non convince Nesci: “E’ assurdo che il dg Riccardo Fatarella pretenda la firma del sub-commissario Andrea Urbani. Gli ricordo che negli anni i ministeri vigilanti hanno validato decine di decreti senza la sottoscrizione dell'intera struttura commissariale. Da allora le regole non sono cambiate”.
La deputata 5 Stelle annuncia infine un altro esposto al procuratore Gratteri “se il presidente della Giunta
Mario Oliverio non provvederà all'immediata nomina dei direttori generali dell'Asp di Reggio Calabria e dell'Asp di Crotone, aziende commissariate e coi vertici scaduti e improrogabili. Inutile la retorica del governatore sulla legalità, se poi ignora le due questioni, che toccano il futuro dell'assistenza ospedaliera e il governo delle riferite aziende”.
05 aprile 2017
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