Basilicata. Bando da un milione di euro per iniziative a favore degli anziani fragili
Le azioni previste nell’avviso sono rivolte alle persone anziane, con più di 75 anni e reddito ISEE inferiore a € 20.000, che vivono nel proprio domicilio e che presentano una lieve e parziale compromissione funzionale-cognitiva tale da pregiudicare la cura di sé, dell’ambiente domestico e provocare solitudine relazionale.
28 FEB - La Giunta regionale della Basilicata ha approvato un avviso pubblico per la “Presentazione di proposte progettuali a sostegno della domiciliarità e dell’autogoverno per persone con limitazioni dell’autonomia”.
Il provvedimento, proposto dell’assessore alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, destina ai progetti un milione di euro; “ha l’obiettivo di migliorare e promuovere il benessere delle persone anziane e, contestualmente, mira a contrastare fenomeni di esclusione e di solitudine involontaria per garantire una dignitosa condizione di vecchiaia”, spiega la Regione.
Le azioni previste nell’avviso sono rivolte alle persone anziane, con più di 75 anni e reddito ISEE inferiore a € 20.000, che vivono nel proprio domicilio e che presentano una lieve e parziale compromissione funzionale-cognitiva tale da pregiudicare la cura di sé, dell’ambiente domestico e provocare solitudine relazionale.
“Il miglioramento dello stato complessivo di salute, i progressi della medicina, la vita media più elevata, i maggiori livelli di istruzione e di benessere contribuiscono a rendere la condizione anziana una fase del ciclo di vita sempre più lunga e articolata”, ha affermato il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. “. Tuttavia, oltre a persone attive e autonome, protagoniste delle loro famiglie e delle comunità di riferimento, sono presenti nel nostro tessuto regionale anche persone che vedono parzialmente compromessa l’autonomia e il completo autogoverno. Con questo provvedimento interveniamo per prevenire forme di solitudine ed esclusione sociale, sostenendo la partecipazione di tutti coloro che hanno lievi limitazioni di autonomia alla vita della comunità di riferimento attraverso percorsi culturali, sociali e ricreativi all’interno degli abituali contesti di vita e di famiglia. Ancora una volta – conclude Pittella – confermiamo una politica di welfare orientata al miglioramento della qualità della vita nel corso dell’invecchiamento, a privilegiare il domicilio della persona, a prevenire la non autosufficienza nonché ad assicurare appropriatezza di cura e rispondenza del regime assistenziale e dei piani di trattamento ai bisogni specifici, in maniera uniforme e omogenea sull’intero territorio regionale”.
Possono presentare proposte di progetto, della durata di 24 mesi, i soggetti del privato no profit che si associano in partenariato, tale da assicurare percorsi personalizzati di accompagnamento, diversificati e articolati per livello di intensità di cura e assistenza. L’avviso richiede che tra i soggetti del partenariato siano compresi i comuni.
28 febbraio 2018
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